Punta Marguareis da Carnino Superiore

Punta Marguareis da Carnino Superiore

Spettacolare escursione nel calcareo mondo delle Alpi Liguri, raggiungendo Punta Marguareis partendo da Carnino Superiore passando dal Passo delle Mastrelle all’andata e dal Rifugio Don Barbera al ritorno.

Punta Marguareis
Punta Marguareis, versante est

ATTENZIONE:

IL PRESENTE ARTICOLO, COME TUTTI I CONTENUTI DEL BLOG, SONO PURAMENTE FRUTTO DELL’ESPERIENZA PERSONALE E POTREBBERO ESSERE PRESENTI INFORMAZIONI INESATTE E/O NON AGGIORNATE


Clicca su “Maggiori informazioni” per più dati (profilo altimetrico compreso) e per scaricare la traccia.

La traccia è stata rilevata direttamente ma potrebbe presentare imperfezioni e/o inesattezze.


MAPPA DI LOCALIZZAZIONE


SINTESI DESCRIZIONE:

Da Carnino Superiore si procede a mezzacosta salendo a Pian Ciucchea dove si abbandona il sentiero per il Rifugio Don Barbera da cui si ritornerà.
Da Pian Ciucchea ci si inerpica fino al Passo delle Mastrelle preannunciato dal caratteristico masso conosciuto come “Cappello di Napoleone”. Il paesaggio cambia così come la pendenza.
Si continua camminando sul bordo dell’erboso Pian Mastelle in direzione di Cima Palù e sfiorato sia il Passo della Croce che il Bivacco Saracco-Volante, con possibili problemi di orientamento si raggiunge la palina con segnaletica da cui parte il sentiero per Punta Marguareis coincidente, fino al Colle dei Torinesi, con il Sentiero Sordella.
Si risale il pendio addentrandosi nell’anfiteatro stretto fra Cima Palù e Punta Emma in ambiente di grande fascino con la presenza di alcune attrezzature per facilitare la progressione.
Al Colle Palù appare Punta Marguareis.
Con panoramica traversata si oltrepassano il Colle dei Savonesi e il Colle dei Torinesi per poi salire, infine, a Punta Marguareis per la Via normale. Dalla massima elevazione delle Alpi Ligure la visuale è fantastica. 360 gradi di panorama!

Per la discesa si segue il percorso proveniente da sud (via diretta), indicato con segni rossi, con alcuni brevi tratti tra le rocce.
Al Passo della Gaina le difficoltà sono ormai terminate e abbastanza velocemente si perviene al Rifugio Don Barbera, a due passi dal confine con la Francia.
Si continua a scende inoltrandosi nell’affascinante Valle dei Maestri.
In località Celle di Carnino, una piccola deviazione conduce alla Chiesetta di Sant’Erim.
Continuando lungo il vallone si attraversa la Gola della Chiusetta poi, tagliando a mezzacosta, si ritorna a Pian Ciucchea da cui si continua fino al punto di partenza.

Bivacco Saracco-Volante
Bivacco Saracco-Volante

DESCRIZIONE COMPLETA:

Giunto a Carnino Superiore (q. 1397 m.), parcheggio l’auto appena prima dell’ingresso nel piccolo agglomerato urbano poi mi incammino.
Attraverso il borgo procedendo costantemente lungo il tracciato A3 in direzione di Pian Ciucchea.
Mi trovo all’interno del Parco Naturale Marguareis posto nelle alte valli Pesio e Tanaro.

Carnino Superiore
Carnino Superiore

Supero un ponticello con limitrofa cascatella e inizio a risalire il pendio alternando tratti fuori e dentro il bosco.
Oltrepasso prima la deviazione per un acero monumentale, raggiungibile in un paio di minuti, e di seguito la Fontana dei Giraudi.
Quando il bosco si dirada, si apre la vista sul Vallone di Carnino e sulle calcaree montagne circostanti.

sentiero Carnino Rifugio Don Barbera
Cascatella

Raggiunto Pian Ciucchea (q. 1650 m.), devo scegliere quale tragitto utilizzare per arrivare alla mia meta, Punta Marguareis. Proseguire lungo il sentiero A3 passando dal Rifugio Don Barbera oppure sul più selvaggio tracciato che transita dal Passo delle Mastrelle. Opto per quest’ultima possibilità poi tornerò dall’altra realizzando un bellissimo anello.

Pian Ciucchea
Pian Ciucchea

Mi inerpico sul sentiero A4 risalendo faticosamente il ripido pendio. Alle mie spalle, esteso il panorama sulla vallata.

Vallone di Carnino
Vallone di Carnino

La vista del caratteristico masso conosciuto come “Cappello di Napoleone” segnala la posizione del Passo delle Mastelle.

Cappello di Napoleone Passo delle Mastrelle
Cappello di Napoleone

Eccomi al Passo (q. 2023 m.). Il paesaggio cambia così come la pendenza.
Procedo sul bordo dell’erboso Pian Mastelle in direzione di Cima Palù.

Pian Mastelle
Pian Mastelle

Sfiorato il Passo della Croce, tenuto sulla sinistra, proseguo senza particolari inclinazioni verso nord-est (destra) sulla traccia per il rossastro Bivacco Saracco-Volante posto sul lato opposto del vallone. Numerosi ometti indicano il percorso.  

Omino di pietra
Ometto di pietra sul percorso

Ad un bivio (q. 2168 m.) posizionato appena prima di raggiungere l’erboso pianoro sottostante il ben visibile bivacco, svolto sulla traccia di sinistra e salgo fino al vicino sentiero A3B su cui procedo verso nord.

sentiero Bivacco Seracco
Bivio fra tracce

La traccia non è sempre evidentissima ma sono presenti dei segnavia bianco-rossi.

Alcune centinaia di metri più tardi incontro la palina con segnaletica (q. 2204 m.) da cui parte il sentiero per Punta Marguareis coincidente, fino al Colle dei Torinesi, con il Sentiero Sordella.

Sentiero Sordella
Bivio per il Colle dei Torinesi

Inizio a risalire il pendio addentrandomi nell’anfiteatro stretto fra Cima Palù e Punta Emma.
In un ambiente di grande fascino mi avvicino sempre più alle pareti calcaree.

Un tratto attrezzato con alcuni cavi d’acciaio e pioli permette di superare un dente roccioso.

sentiero Sordella
Tratto attrezzato lungo il Sentiero Sordella

Continuo a guadagnare quota.
Un’ultima facile sezione erbosa mi porta al Colle Palù (q. 2520 m.) dove, finalmente, appare Punta Marguareis. Tutt’attorno sono circondato da splendide cime.

Colle Palù
Vista da Colle Palù

Proseguo tagliando il versante meridionale di Cima Bozano.
Ancora un cavo è d’ausilio lungo una breve sezione tra le rocce.

Punta Marguareis
Verso Punta Marguareis

Ormai in avvicinamento al Colle dei Savonesi (q. 2488 m.) mi appaiono all’orizzonte le sagome del Monviso e del Monte Rosa.
Su comodo tracciato erboso giungo al Colle dei Torinesi (q. 2450 m.) dove sale il difficile itinerario proveniente dal Rifugio Garelli.

Monviso
Sullo sfondo il Monviso

Io continuo sempre nella medesima direzione.
Pervenuto su di una dorsale, abbandono il tracciato che scende al Rifugio Don Barbera e imbocco la via che raggiunge Punta Marguareis da sud-est (via normale), il percorso più semplice per la vetta.

Punta Marguareis via normale
Sulla via Normale per Punta Marguareis

Guadagno quota in un misto di erba e pietre fino a pervenire sull’ampia cima (q. 2652 m.), in confine fra Italia e Francia, su cui è posizionata una grossa croce metallica.

Punta Marguareis vetta
Punta Marguareis, croce di vetta

Dalla massima elevazione delle Alpi Liguri la visuale è fantastica. 360 gradi di panorama: oltre alle liguri, sono le Alpi Marittime ad essere facilmente identificabili. Ma, in una giornata limpida come quella odierna, si possono vedere un’estesissima porzione del Piemonte e i 4000 della Valle d’Aosta poi, in direzione opposta, il mar Ligure.
Con ancora più visibilità, rara d’estate, oltre la Corsica la vista raggiungerebbe persino l’Isola d’Elba poi l’Appennino Tosco-Emiliano e persino le cime che circondano il Lago di Garda. Tanto è aperto lo spazio circostante. Spettacolo puro!

Alpi Marittime
Vista sulle Alpi Marittime

Per la discesa seguo il percorso proveniente da sud (via diretta), indicato con segni rossi, mantenendomi presso la dorsale o appena sul versante occidentale.
Ad una prima parte abbastanza semplice, ne segue una successiva più sconnessa ed erta con alcuni brevi tratti tra le rocce dove è necessaria una progressione più prudente in cui l’appoggio delle mani è quasi obbligato.

Punta Marguareis via diretta
Tra le roccette della Via Diretta

Al Passo della Gaina (q. 2357 m.), punto di incontro con la Via Normale, le difficoltà sono ormai terminate.

Marguareis Passo della Gaina
Passo della Gaina

Sul tracciato che serpeggia adattandosi alla conformità del terreno evitando gli ostacoli presenti, in un ambiente sempre più verde, scendo abbastanza velocemente al Rifugio Don Barbera (q. 2079 m.), a due passi dal confine con la Francia, presso il Colle dei Signori.
E’ un via vai di escursionisti ma anche ciclisti che percorrono la Via del Sale.

Rifugio Don Barbera

Dopo una pausa per una birretta sotto il cielo terso, riprendo la discesa verso Carnino (sentiero A3).
Transito subito a fianco della gialla struttura metallica che, prima di essere sostituita dall’attuale fabbricato in muratura, era il punto di appoggio già dedicato al Don, riferimento di molti giovani albenganesi.

vecchio Rifugio Don Barbera
Il vecchio Rifugio Don Barbera

Mi inoltro nell’affascinante Valle dei Maestri dove l’erba ha ricoperto gran parte dei dossi calcarei.
Ogni tanto una marmotta fa capolino dalla sua tana.

Valle dei Maestri
Valle dei Maestri

In località Celle di Carnino, una piccola deviazione mi conduce alla Chiesetta di Sant’Erim (q. 1904 m.).

Tornato sul tracciato indicato dai segnavia bianco-rossi, mi abbasso velocemente di quota per poi arrivare ad un altro pianoro pascolivo.

chiesetta Sant'Erim
Chiesetta di Sant’Erim

Il paesaggio muta drasticamente quando attraverso la Gola della Chiusetta entrando nella parte superiore del Vallone di Carnino: alti e ripidi pendii sovrastano il boscoso solco della valle.
Mantenendomi sul versante settentrionale, taglio a mezzacosta le pendici della Cima di Piaggia Bella fino a tornare, dopo aver incrociato una ragazzina con un asinello, a Pian Ciucchea. Qui riprendo a ritroso il percorso utilizzato all’andata scendendo nuovamente a Carnino Superiore.

Gola della Chiusetta
Gola della Chiusetta

DATI ITINERARIO:

  • Escursione effettuata nell’Agosto 2023
  • Durata*: 7h00′
  • Tempi progressivi*: Carnino Superiore – Pian Ciucchea (50′) – Passo delle Mastrelle (1h50′) – Bivio per Punta Marguareis (2h20′) – Colle dei Torinesi (3h10′) – Punta Marguareis (3h40′) – Rifugio Don Barbera (4h40′) – Pian Ciucchea (6h20′) – Carnino Superiore (7h00′)
    *I tempi inseriti sono puramente indicativi e corrispondono a quanto indicato nella segnaletica presente in loco oppure, quando assente, a quanto da me impiegato.
  • Dislivello: +1300 m./ -1300 m.
  • Difficoltà: EE (Escursionisti Esperti)
  • Carta escursionistica: Fraternali n. 19 – Alta Val Tanaro, Alta Valle Arroscia, Alta Valle Argentina – 1:25000
  • Accesso: Da Cuneo, Savona o Torino raggiungere Ceva (uscita autostrada Torino-Savona), proseguire per Garessio, Ormea e Ponte di Nava dove si devia per Viozene e, alcuni km oltre il quale, svoltare per Carnino pervenendo alla borgata Superiore.
    Da Imperia, utilizzando la SS n. 28 in direzione di Garessio, raggiungere Ponte di Nava poi procedere come sopra indicato.
  • Trasporti pubblici: Purtroppo non esistono mezzi pubblici che raggiungono Carnino o località limitrofe.

COMMENTI E NOTE:

  • Meravigliosa escursione attraverso ambienti molto vari, dai boschi all’alta quota con splendidi panorami ad accompagnare l’escursionista.
  • L’itinerario necessita di adeguati allenamento ed esperienza in ambiente di montagna in quanto si attraversano luoghi solitari, tratti esposti e passaggi su semplici roccette oltre a lunghezza e dislivello abbastanza importanti.
  • Per semplificare un poco l’itinerario, mantenendo il percorso ad anello, può risultare opportuno utilizzare la via normale per scendere da Punta Marguareis al Rifugio Don Barbera.
  • Volendo ridurre decisamente la difficoltà (E-Escursionistica) è necessario seguire il medesimo percorso sia all’andata che al ritorno passando dal Rifugio Don Barbera e, successivamente, per la Via Normale.
  • Sebbene risulti più impegnativa la discesa da Punta Marguareis lungo la Via Diretta l’itinerario, percorribile in entrambi i sensi, è preferibile eseguirlo come descritto.

Hai mai effettuato questo percorso?
Vuoi qualche informazione in più oppure vuoi segnalare, aggiungere o correggere qualcosa?
Ti invito a commentare o a contattarmi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *