Monte Fasolo da Arquà Petrarca
Anello escursionistico tra i Colli Euganei con una variante ridotta del “Sentiero Atestino” identificato dal segnavia n. 3 con partenza da Arquà Petrarca e passaggio dal Monte Fasolo.
ATTENZIONE:
IL PRESENTE ARTICOLO E TUTTI I CONTENUTI DEL BLOG SONO PURAMENTE FRUTTO DELL’ESPERIENZA PERSONALE E POTREBBERO ESSERE PRESENTI INFORMAZIONI INESATTE E/O NON AGGIORNATE
Clicca su “Maggiori informazioni” per più dati (profilo altimetrico compreso) e per scaricare la traccia.
La traccia è stata disegnata manualmente e potrebbe presentare imperfezioni e/o inesattezze.
MAPPA DI LOCALIZZAZIONE
SINTESI DESCRIZIONE:
Da Arquà Petrarca si segue il “Sentiero Atestino“, identificato dal segnavia n. 3.
Ad un inizio panoramico segue un lungo tratto nel bosco ad aggirare il Monte Piccolo poi il Monte Ventolone.
Abbandonato il “Sentiero Atestino” per evitare di aggiungere ulteriore dislivello, si raggiunge via Fontanelle.
Utilizzando la pubblica strada a fondo variabile, si procede in saliscendi.
Oltrepassato il Capitello di Sant’Antonio, si procede nella bella e panoramica zona collinare ricca di vigneti fino a sfiorare la cima del Monte Fasolo presso la chiesetta di San Gaetano e un punto di ristoro.
Compiendo un secondo taglio al “Sentiero Atestino“, si evita di salire sul conico Monte Rusta.
Si sorpassa la Fontana Pissarotto poi si scende fin sul fondo della Val de Sora.
Una faticosa salita, in parte cementata, conduce al Pianoro del Mottolone con visuale via via più esteso.
Alternando ancora tratti su stradelli asfaltati e sentiero, si passa un’altra valletta per poi tornare al punto di partenza.
DESCRIZIONE COMPLETA:
Lasciati i mezzi in uno dei parcheggi di Arquà Petrarca, raggiungiamo la centrale Piazza San Marco (q. 80 m.) e davanti al municipio iniziamo il nostro anello odierno, una variante un poco ridotta del “Sentiero Atestino” identificato dal segnavia n. 3.
Imbocchiamo, in leggera salita, via Ventolone proseguendo per via Fontanelle fino al bivio con via Monte Piccolo (segnavia 3) su cui svoltiamo uscendo così dal paese.
Con un lungo traverso, prima su asfalto poi su sterrato attraversiamo il declivio meridionale del Monte Piccolo. Inizialmente la strada è piuttosto panoramica poi ci si immerge tra gli ulivi.
Di seguito il bosco cambia, si fa più folto mentre il tracciato si stringe.
Oltrepassata la dorsale nord-orientale del Monte Piccolo, terminiamo il lungo tratto pressoché pianeggiante e, in discesa, giungiamo ad incrociare un tornante di un più ampio tracciato.
Procediamo in salita a tagliare tutto il versante settentrionale del Monte Piccolo.
Segue l’aggiramento, con limitata pendenza, del Monte Ventolone.
Giunti ad un bivio, decidiamo di abbandonare il “Sentiero Atestino” evitando, in tal modo, di scendere in fondo all’adiacente valletta per poi dover risalire sul versante opposto. Quindi abbandoniamo il sentiero 3 e continuiamo diritto in leggera salita (segnavia 25, non indicato in loco).
Poche centinaia di metri più tardi incontriamo una strada cementata (via Fontanelle, q. 262 m.).
La seguiamo in direzione nord-ovest (destra) fino al successivo incrocio con la strada principale.
Svoltando a sinistra torneremmo, in circa 2 km, ad Arquà Petrarca. Noi teniamo la destra e subito perveniamo ad una selletta con monumento (q. 230 m.) affollata da numerosi ciclisti saliti da altro percorso.
Procediamo sempre sulla strada asfaltata.
Passano quasi 500 metri ed eccoci all’ennesimo incrocio. Qui ci ricolleghiamo al sentiero 3 e ci innestiamo nell’Alta Via dei Colli Euganei (segnavia triangolo rosso e bianco con numero 1 all’interno).
Ci dirigiamo verso Villa Beatrice d’Este (sinistra) e, seguendo via Roverello (segnavia bianco-rossi), iniziamo a risalire il dolce pendio del Monte Fasolo passando a fianco del Capitello di Sant’Antonio (q. 286 m.).
Insieme a noi sono numerose le persone che camminano in questa bella e panoramica zona collinare ricca di vigneti su cui è stato tracciato il breve anello “Sentiero del Monte Fasolo” contraddistinto dal segnavia 12.
L’apice della salita lo raggiungiamo ai quasi 300 metri di quota della chiesetta di San Gaetano, a poca distanza dalla boscosa cima del Monte Fasolo. L’adiacente punto di ristoro è affollato da camminatori, ciclisti o semplici persone arrivate qui in auto.
Continuiamo puntando la conica sagoma del Monte Rusta.
Nei pressi di un nuovo incrocio con il sentiero 12 (q. 261 m.), decidiamo di compiere il secondo taglio al “Sentiero Atestino”. Così evitiamo di salire sul Monte Rusta e rimaniamo sul più dolce percorso dell’Alta Via che procede in piano affiancata da alcuni cipressi.
Ritrovato l’asfalto, e il “Sentiero Atestino”, svoltiamo su via Gemola (sinistra) percorrendola per circa un km.
Oltrepassiamo la Fontana Pissarotto (q. 120 m.) e, una ventina di metri più avanti, svoltiamo su sterrata (segnavia 3) passando a fianco di un vecchio edificio.
Una discesa ci riporta sulla strada (via Muro) tramite la quale perdiamo quota fino al fondo della Val de Sora (fontana, q. 54 m.).
Abbandoniamo l’asfalto per salire più faticosamente su cemento.
Presto la vista torna ad espandersi sul territorio circostante e lo stradello diviene a fondo naturale.
Percorrendo una dorsale, perveniamo ad un esteso parcheggio che occupa il Pianoro del Mottolone (q. 219 m.). Ci troviamo a circa 300 metri di distanza da via Fontanelle, dove eravamo transitati in precedenza.
Sempre seguendo i segnavia del tracciato 3, procediamo su asfalto con ampia visuale verso la pianura. Ci appaiono anche le case di Arquà.
Ad un incrocio posto in corrispondenza di un grande curvone, mantenendosi su via Scalette potremmo tornare al punto di partenza completamente su asfalto. Noi scegliamo di continuare a procedere lungo il percorso 3, così svoltiamo su via Marlunghe per abbandonarla circa 200 metri più tardi imboccando uno stradello sterrato (sinistra).
Il percorso, perdendo quota, entra nel bosco e si stringe.
Giusto il tempo di pervenire in fondo alla valletta che risaliamo, su asfalto, lungo il versante opposto.
Tornati sulla via principale (via Valleselle), continuiamo in leggera salita e, dopo essere transitati davanti alla casa del Petrarca, ci ritroviamo in Piazza San Marco.
DATI ITINERARIO:
- Escursione effettuata nel Febbraio 2023
- Durata*: 5h10′
- Tempi progressivi*: Arquà Petrarca – Bivio sentiero 3 per Valsanzibio (1h50′) – Capitello Sant’Antonio (2h20′) – Monte Fasolo (2h35′) – Bivio per Monte Rusta (2h50′) – Fonte Pissarotto (3h20′) – Pissarotto Val de Sora (3h50′) – Pianoro del Mottolone (4h25′) – Arquà Petrarca (5h10′)
*I tempi inseriti sono puramente indicativi e corrispondono a quanto indicato nella segnaletica presente in loco integrata, quando assente, da quanto da me impiegato. - Dislivello: +600 m./ -600 m.
- Difficoltà: E (Escursionistica)
- Carta escursionistica: Tabacco n. 060–Colli Berici, Colli Euganei–1:25000
- Accesso: Dall’uscita di Monselice (provenendo da sud) o di Terme Euganee (provenendo da nord) dell’Autostrada Bologna-Padova seguire per Arquà Petrarca fino a raggiungere il centro del paese (parcheggi nella parte alta o bassa del paese).
- Trasporti pubblici: Autobus FS BusItalia da Padova o Este (https://www.fsbusitalia.it/content/fsbusitalia/it/veneto/orari-e-linee.html)
COMMENTI E NOTE:
- Percorso collinare adatto a tutte le stagioni che si sviluppa, prevalentemente, su stradelli a fondo naturale o asfaltati (a basso traffico). Bei panorami in diversi tratti.
- Non presenta alcuna difficoltà tecnica e tratti esposti.
- Il senso di percorrenza è indifferente.
- L’itinerario è riducibile (dimezzabile) svoltando a sinistra una volta raggiunta via Fontanelle giungendo velocemente al Pianoro del Mottolone. In questo modo, però, si perde la parte più panoramica. In alternativa, è possibile un anello con la restante porzione di itinerario partendo da uno dei numerosi punti accessibili alle auto tra cui il Pianoro del Mottolone in cui è presente l’area di sosta più ampia.
- Allo stesso tempo, si può allungare il percorso in vari modi. La soluzione più semplice è quella di seguire integralmente il “Sentiero Atestino” evitando almeno uno dei due tagli (Valsanzibio e Monte Rusta) compiuti nell’escursione descritta (durata totale 7h10′).
Hai mai effettuato questo percorso?
Vuoi qualche informazione in più oppure vuoi segnalare, aggiungere o correggere qualcosa?
Ti invito a commentare o a contattarmi!