Matajur da Montemaggiore

Matajur da Montemaggiore

Utilizzando i sentieri che collegano il borgo di Montemaggiore alla vetta del Matajur tramite una variante più lunga e tipicamente escursionistica rispetto al breve percorso classico che normalmente ha avvio dal Rifugio Pelizzo.

Matajur
Matajur

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MAPPA DI LOCALIZZAZIONE


SINTESI DESCRIZIONE:

Dal borgo di Montemaggiore si sale un poco per asfalto per poi imboccare il sentiero 751 che continua a guadagnare quota fino a raggiungere l’incrocio con il sentiero 749.
Percorrendo l’ampia dorsale sud-occidentale del Matajur si perviene al Rifugio Dom Na Matajure lasciato il quale si guadagna in pochi minuti la panoramica vetta di questa montagna simbolo delle udinesi Valli del Natisone ma ai cui pedi giace il paese di Caporetto.
E’ in questa zona furono aspri i combattimenti durante la Prima Guerra Mondiale e qui passò l’esercito austro-ungarico sfondando il fronte.

Il ritorno avviene lungo la dorsale sud-orientale (segnavia 736).
Raggiunto il Rifugio Pelizzo, si imbocca il Sentiero delle “44 Cappelle votive”, non sempre evidentissimo, con cui si torna al punto di partenza.

Osservatorio astronomico del Matajur
Osservatorio astronomico del Matajur

DESCRIZIONE COMPLETA:

Raggiunta la chiesa del piccolo borgo di Montemaggiore (q. 955 m.), mi incammino tra le case lungo la strada asfaltata.

Montemaggiore
Montemaggiore

Superato lo slargo in cui il trasporto pubblico ha il capolinea, inizio a salire a fianco di una fontana verso il Matajur.

Poche centinaia di metri dopo, incrocio la strada principale.
La attraverso imboccando il sentiero 751 che, nel bosco, permette di tagliare l’asfalto.

Matajur iscrizione sulla roccia
Iscrizione sulla roccia lungo il sentiero 751

Continuo sempre su sentiero, guadagnando faticosamente quota.
Raggiunto un fabbricato agricolo, il percorso riduce decisamente la pendenza e compio un lungo traverso tra prati e boschi.

sentiero Montemaggiore Matajur
Verso Malga Gosgnach

A fianco di un altro edificio in pietra (Malga Gosgnach, q. 1188 m.) incontro il sentiero 749 che seguo in salita.

Malga Gosgnach
Malga Gosgnach

Percorro l’ampia dorsale sud-occidentale del Matajur rimanendo prevalentemente sul lato orientale della medesima. Intanto le nuvole si stanno facendo sempre più avvolgenti.

sentiero 749 Matajur
Lungo il sentiero 749

Intorno a quota 1400 m. incontro i sentieri 725 e 750. Non li considero e continuo l’ascesa tramite il tracciato 749.

Presso il Rifugio Dom Na Matajure (q. 1545 m.) mi trovo immerso nel bianco della coltre nevosa che ancora copre la parte superiore del Matajur. La cima è ben visibile e nemmeno troppo lontana.

Rifugio Dom Na Matajure
Rifugio Dom Na Matajure

Ancora uno sforzo sull’ampia dorsale ed eccomi sulla vetta del Matajur (q. 1641 m.), montagna simbolo delle Valli del Natisone.
In questa zona furono aspri i combattimenti durante la Prima Guerra Mondiale e qui passò l’esercito austro-ungarico sfondando il fronte. Caporetto è proprio qua sotto, nella vallata che si distende nel lato opposto rispetto a quello da cui sono salito io.
Purtroppo, ora mi trovo immerso nelle nubi, pertanto, non mi posso gustare lo splendido panorama che si avrebbe da questa vetta. Dalle Alpi Giulie slovene e friulane alle Carniche e fino alle Dolomiti.
Sulla tondeggiante cima, ricostruita dopo i danneggiamenti del 1915, dal 1957 una cappella dedicata al Redentore domina il territorio.

Matajur vetta
Sulla vetta del Matajur

Inizio il ritorno scendendo lungo la dorsale sud-orientale (segnavia 736).
Oltrepasso il bivio con il sentiero 750A diretto al Rifugio Dom Na Matajure.

Crocus
Fioritura di crochi

Sono ormai in vista del Rifugio Pelizzo quando supero l’incrocio con il sentiero 750.
Pochi minuti più tardi mi trovo nei pressi della struttura ricettiva (q.  1320 m.), punto di arrivo della strada asfaltata e classica località di partenza per salire al Matajur.

Rifugio Pelizzo
Rifugio Pelizzo

Scendo presso l’osservatorio astronomico e, in corrispondenza dell’adiacente tornante, imbocco il “Sentiero delle 44 Cappelle votive” (segnavia bianco-giallo).
Calo sulla leggera traccia fino ad oltrepassare la strada per poi traversare lungo il pendio erboso facendo attenzione a seguire il percorso segnalato.

Sul Sentiero delle 44 Cappelle votive
Sul Sentiero delle 44 Cappelle votive

Supero la pubblica via ancora una volta.
Il sentiero è ora veramente ripido. La pendenza cala una volta che entro nel bosco. Continuo a perdere quota senza mai abbandonare i segnavia bianco-gialli e quando esco dal bosco sono ormai a Montemaggiore.

DATI ITINERARIO:

  • Escursione effettuata nel Marzo 2024
  • Durata*: 3h00′
  • Tempi progressivi*: Montemaggiore – Bivio sentieri 749/751 (50′) – Dom Na Matajure (1h30′) – Monte Matajur (1h40′) – Rifugio Pelizzo (2h10′) – Montemaggiore (3h00′)
    *I tempi inseriti sono puramente indicativi e corrispondono a quanto indicato nella segnaletica presente in loco integrata, quando assente, da quanto da me impiegato.
  • Dislivello: +700 m./ -700 m. circa
  • Difficoltà: E (Escursionistica)
  • Carta escursionistica: Tabacco 041 Valli del Natisone-Cividale-Krn/Monte Nero 1:25000
  • Accesso: Da Udine raggiungere Cividale del Friuli poi proseguire fino a Savogna da cui si sale a Montemaggiore tramite un paio di alternative, più lunga di un paio di km ma più larga quella che passa da Masseris.
  • Trasporti pubblici: collegamento in autobus TPL FVG fino a Montemaggiore via Cividale (Linea 312).
    https://tplfvg.it/it/il-viaggio/servizi-e-orari/

COMMENTI E NOTE:

  • Percorso abbastanza breve ma che copre un buon dislivello attraverso un’area di grande valore storico e una cima che offre un notevole panorama tutto intorno. E’ un’alternativa più lunga e faticosa rispetto al facile percorso che prende avvio dal Rifugio Pelizzo.
  • E’ necessario un buon grado di allenamento visto il dislivello da superare ma non ci sono particolari difficoltà tecniche. Solo il poco frequentato sentiero tra il Rifugio Pelizzo e Montemaggiore, piuttosto erto in una sezione, richiede un po’ di attenzione nel seguire la giusta traccia.
  • Non ci sono tratti esposti. Solo il tratto finale prima di rientrare a Montemaggiore risulta tagliare un pendio particolarmente ripido che potrebbe infastidire chi abbia molta paura di tali situazioni.
  • L’itinerario può essere percorso in entrambi i sensi senza troppa differenza.
  • Come indicato in precedenza, il percorso può essere ridotto partendo dal Rifugio Pelizzo.

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