Laghi di Variola da San Bernardo

Laghi di Variola da San Bernardo

Escursione ad anello ai laghi di Variola, nell’alta val Bognanco, tra estesi panorami, ampie praterie d’alta quota e splendidi bacini d’acqua.

Lago superiore di Variola
Lago superiore di Variola

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MAPPA DI LOCALIZZAZIONE


SINTESI DESCRIZIONE:

Dalla località San Bernardo si raggiunge l’Alpe Paione presso la quale il percorso esce dal bosco e la vista si fa immediatamente ampia.
Continuando a salire si perviene allo splendido Lago di Paione inferiore.
Qui si abbandona il sentiero che conduce ai laghi superiori e al Passo di Paione e si procede lungo la meno marcata traccia del “Sentiero dei laghi”.
Si taglia il versante meridionale del Pizzo Giezza con percorso sempre estremamente panoramico, prevalentemente in saliscendi. Alle spalle il trittico svizzero Weissmies-Lagginhorn-Fletschhorn.
Superate diverse dorsali, un’ultima ascesa porta all’umida e affasciante area in cui sono posizionati i laghi di Variola. Ruscelli, torbiere, acquitrini e specchi d’acqua la fanno da padrone.

Abbandonata la zona lacustre, si procede ancora verso est, sempre sul “Sentiero dei Laghi” dove la presenza di ometti di pietra e segnavia forniscono un grande aiuto.
Raggiunta la GTA (Grande Traversata delle Alpi) la si segue toccando prima l’Alpe Variola poi l’Alpe Dorca.
Oltrepassata anche la località Casariola, si ritorna al punto di partenza.

Laghi di Variola
Uno dei laghi di Variola

DESCRIZIONE COMPLETA:

San Bernardo, piccolo gruppo di fabbricati nell’alta Val Bognanco con l’omonima chiesetta.
Lascio l’auto nell’ampio parcheggio presso il rifugio (q. 1628 m.) che, anch’esso, porta il nome della località.

Rifugio San Bernardo
Rifugio San Bernardo

Ritorno verso l’edificio religioso e, prima di raggiungerlo, svolto sul largo percorso per l’Alpe Paione e il Rifugio Il Dosso (segnavia D08-D10) qui coincidente con importanti itinerari a lunga percorrenza come il Sentiero Italia, la Grande Traversata delle Alpi (GTA) ma anche la più breve Stockalperweg.

segnaletica CAI
Segnaletica a San Bernardo

Oltrepasso il ponte sul Rio Rasiga e l’adiacente bivio per il Rifugio Il Dosso.
In corrispondenza del primo tornante, abbandono la strada per proseguire su sentiero (segnavia D10) guadagnando quota nel bosco.

Raggiunta una dorsale, svolto in più decisa salita in direzione dell’Alpe Paione lasciando il percorso della GTA, da cui proverrò al ritorno.

Uscito dal bosco, davanti agli occhi mi trovo i prati e gli edifici dell’Alpe Paione con alle spalle la Costa del Dosso e il Pizzo Giezza.

Alpe Paione
Alpe Paione

Attraversato l’alpeggio, continuo a seguire il sentiero D10 verso i laghi di Paione, tralasciando il vicino percorso per i Fortini Militari e la Costa del Dosso.

Procedendo verso nord, risalgo il pendio con gli alberi che si diradano sempre più e la visuale alle mie spalle ogni metro più ampia.

Giungo così al bellissimo Lago di Paione inferiore (q. 2002 m.).

Lago di Paione inferiore
Lago di Paione inferiore

Una palina segnala il bivio fra il Sentiero dei Laghi e quello per il Passo di Paione.
Imbocco il primo.
La traccia non è troppo marcata. Fondamentale risulta seguire i numerosi ometti di pietra mentre alcuni sbiaditi segnavia rossi indicano, in parte, un percorso ormai abbandonato e maggiormente difficoltoso.

Persa un po’ quota la traccia diviene più evidente con la puntuale presenza di segnavia bianco-rossi recentemente dipinti.

Sentiero dei Laghi Val Bognanco
Lungo il Sentiero dei Laghi

Taglio il versante meridionale del Pizzo Giezza. Il percorso è sempre estremamente panoramico, prevalentemente in saliscendi.
Alle mie spalle emerge il trittico svizzero Weissmies-Lagginhorn-Fletschhorn, tutte cime intorno ai 4000 metri di quota con il meno elevato Pizzo d’Andolla appena spostato e per lo più coperto da Cima Verosso.
Girando lo sguardo, la Valle di Bognanco e, oltre il solco della Val d’Ossola, i monti della Val Grande.
Poi spunta anche il Monte Rosa.

Weissmies Lagginhorn Fletschhorn
Weissmies, Lagginhorn e Fletschhorn

Giunto al bivio per l’Alpe Dorca, continuo sul Sentiero dei Laghi che sale in modo più deciso.
Tralasciata la traccia per la cima del Pizzo Giezza, giungo su di una dorsale per poi iniziare una lunga discesa lungo il versante sud-orientale della montagna con in faccia la cresta che dal Pizzo del Mezzodì si sviluppa verso sud.

bivio Giezza Variola
Il bivio per il Pizzo Giezza

Seguendo attentamente i segnali posizionati lungo il tragitto, supero un’altra dorsale.

Sentiero dei Laghi Valle Bognanco
Segnavia lungo il Sentiero dei Laghi

Un’ultima ascesa mi conduce all’umida area in cui sono posizionati i Laghi di Variola.
E’ una zona di grande fascino e interesse in cui è l’acqua a farla da padrona: ruscelli, torbiere, acquitrini e specchi d’acqua più ampi occupano ogni depressione.

Giungo così al primo dei Laghi di Variola, splendido!
Mi fermo un po’ ad gustarmi i riflessi che ne dipingono le acque. Intorno, rododendri in fiore.

Lago inferiore di Variola
Il primo Lago di Variola

Tramite una traccia molto flebile, prevalentemente in direzione nord-est parallelamente ai ruscelli, salgo al lago superiore (q. 2199 m.) su cui si specchia il Pizzo del Rovale.
Non posso che ammirare quest’ennesimo angolo meraviglioso dell’escursione odierna.

Lago superiore di Variola
Lago superiore di Variola

Torno sui miei passi fino a recuperare i segnavia bianco-rossi del Sentiero dei Laghi e li seguo verso est passando a fianco di un altro specchio d’acqua.

Lago di Variola
Altro lago di Variola

La traccia è ora poco visibile ed è fondamentale la presenza di ometti e segnavia.

In corrispondenza di una scritta rossa su di una pietra “L. Variola”, incontro il percorso della GTA coincidente con il sentiero D99. Svolto a destra seguendolo inizialmente in piano.

Oltrepasso i fabbricati dell’Alpe Variola (q. 1902 m.)  e, dopo una breve discesa per la massima pendenza, riprendo a tagliare trasversalmente il pendio.

Alpe Variola
Alpe Variola

Ancora una salitella poi giungo all’Alpe Dorca (q. 1874 m.).

Continuo in direzione di San Bernardo (segnavia D99) sempre senza pendenze eccessive.
Entro ed esco tra gli abeti ed eccomi in località Casariola (q. 1722 m.) i cui edifici risultano in parte crollati.

Alpe Dorca
Alpe Dorca

Proseguo lungo la GTA passando vicino ad una cascata creata dalle acque del fosso che scende dai laghi di Paione.

Fosso laghi Paione
Il fosso dei laghi di Paione

Ancora un po’ di fatica e mi ritrovo all’incrocio per l’Alpe Paione in cui ero passato alcune ore fa.
Procedendo a ritroso sul tragitto dell’andata, passo il ponte sul Rio Rasiga e ritorno a San Bernardo.

DATI ITINERARIO:

  • Escursione effettuata nel Giugno 2023
  • Durata*: 5h25′
  • Tempi progressivi*: San Bernardo – Alpe Paione (45′) – Lago di Paione inferiore (1h20′) – Lago di Variola inferiore (2h35′) – Lago di Variola superiore (2h50′) – Lago di Variola inferiore (3h00′) – Bivio Sentiero dei Laghi/GTA (3h25′) – Alpe Variola (3h50′) – San Bernardo (5h25′)
    *I tempi inseriti sono puramente indicativi e corrispondono a quanto indicato nella segnaletica presente in loco integrata, quando assente, da quanto da me impiegato.
  • Dislivello: +750 m./ -750 m.
  • Difficoltà: E-Escursionistica
  • Carta escursionistica: Geo4Map – N. 108 – Valle di Bognanco – 1:25000
  • Accesso: Seguire l’autostrada fino a Gravellona Toce e proseguire con la superstrada in direzione Svizzera. Uscire a Domodossola e seguire le indicazioni per Bognanco e percorrere tutta la strada principale. Dopo San Lorenzo procedere per San Bernardo fino all’ampio parcheggio al termine della strada.
  • Trasporti pubblici: Treno per Domodossola (https://www.trenitalia.com/) poi Autobus fino a San Lorenzo (Linea Domodossola-Bognanco) (https://www.comazzibus.com/linee_orari.php). Da San Lorenzo proseguire a piedi fino a Pragio e Ciupinella poi a San Bernardo (sentiero D00, +600 metri di dislivello) mentre al ritorno, utilizzando il sentiero D16, si impiegano 10′ in meno.

COMMENTI E NOTE:

  • Interessante e panoramico percorso affacciato sulla Val Bognanco che permette di toccare diversi specchi d’acqua molto belli oltre ad alcuni alpeggi.
  • Non ci sono tratti esposti e difficoltà particolari per l’escursionista allenato se non la necessità di porre la giusta attenzione lungo il Sentiero dei Laghi nel seguire i segnali presenti in quanto, a torto, non particolarmente frequentato e, di conseguenza, esile e non sempre perfettamente visibile.
  • L’itinerario può essere seguito in entrambe le direzione ma è decisamente consigliabile il senso descritto affrontando in discesa la porzione più veloce e, relativamente, meno interessante.
  • Volendo allungare un po’, può essere consigliabile salire fino ai laghi di mezzo e superiore di Paione e, aggiungendo altro dislivello, anche al Passo di Paione.
  • Per ridurre la durata, meglio limitare l’escursione ai laghi di Paione.

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