Fra Pian della Regina e il Rifugio Barbara Lowrie

Fra Pian della Regina e il Rifugio Barbara Lowrie

Panoramica e impegnativa escursione ad anello, divisibile in due giornate, con partenza da Pian della Regina e passaggio dal Rifugio Barbara Lowrie prima di tornare nella valle del Po transitando da Pian del Re e dalla Sorgente del Grande Fiume accompagnati dalla sagoma del Monviso.

Monviso alba
Monviso all’alba

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MAPPA DI LOCALIZZAZIONE


SINTESI DESCRIZIONE:

Da Pian della Regina, accompagnati dalla sagoma del Monviso, si risale il Cumbal del Rio fino ad arrivare al Colle della Gianna, punto di confine fra le province di Cuneo e Torino.
Sul versante opposto si percorre il fianco del Vallone della Gianna raggiungendo il Colle Proussera e scendendo fra conifere, rododendri, mirtilli e grossi blocchi di roccia nella Valle dei Carbonieri.
Arrivati sul fondo della splendida comba, si perviene al Rifugio Barbara Lowrie.

Si procede poi in ripida salita lungo un canalone erboso e dopo un traverso si entra nel bellissimo Vallone del Pis dove il pendio si addolcisce.
Si passa a fianco della sponda del piccolo Lago Arbancie e, guadagnando quota, si giunge prima al Lago Piena Sia poi al Colle d’Armoine (o Col Dar Moine nell’originale occitano), che con i suoi 2692 metri è la massima elevazione dell'itinerario.
Si perde quota sull'erboso pendio al cospetto del Monviso e delle sue cime satelliti e, dopo essersi innestati nel frequentato "Gran Tour del Monviso", si raggiunge Pian del Re. A poca distanza da edifici e parcheggio si trova la sorgente del Fiume Po sovrastata da un masso che riporta la scritta “Qui nasce il Po” e, dipinte in piccola scala, le bandiere italiana e piemontese.
Passati a fianco della Cappella dedicata alla Madonna della Neve, si prosegue in discesa nel vallone di quello che diventerà il più lungo fiume italiano fino agli edifici di Pian Melzè/Pian della Regina e al punto di partenza.

Vallone del Pis
Vista sul Vallone del Pis

DESCRIZIONE COMPLETA:

Partenza da Pian della Regina (q. 1730 m. circa) imboccando, direzione Colle della Gianna, il sentiero V28 che ha inizio sul fondo del parcheggio sterrato, oltre il rifugio. Mi trovo sul percorso della GTA (Grande Traversata delle Alpi) e della Via Alpina.
Ancora non ha albeggiato ma voglio camminare il più possibile prima che arrivino le nuvole a coprirmi la visuale.

Più volte taglio la strada asfaltata per Pian del Re e infine mi inoltro nel vallone soprastante (Cumbal del Rio). Intanto è già spettacolare la vista verso il Monviso detto, appunto, il "Re di Pietra".

Monviso alba
Prime luci sul Monviso

Guadagno quota (direzione nord-ovest) facendo attenzione a seguire i segnavia bianco-rossi tra le tante tracce che si diramano lungo il pendio erboso.

Man mano che salgo il vallone si amplia e aumentano le pietre lungo il percorso che, comunque, rimane sempre piuttosto semplice.

salita Colle della Gianna
Risalendo il Vallone della Gianna

Con un tratto finale un poco più ripido, supero la traccia proveniente da Pian del Re e arrivo sul Colle della Gianna (q. 2525 m.), sella fra Rocce Founs e la Punta Sea Bianca e punto di confine fra le provincie di Cuneo e Torino. La visuale è spettacolare! Verso sud è il Monviso ad attirare l’occhio. Verso nord un susseguirsi di vallate e catene montuose con, nelle giornate più limpide, il Monte Rosa e il Cervino sullo sfondo.

Colle della Gianna
Colle della Gianna

Proseguo in discesa sul versante opposto (segnavia 113), nell’alto vallone della Gianna.
Qualche centinaio di metri più avanti giungo ad un bivio. Entrambi i tracciati conducono al Rifugio Barbara Lowrie. Opto per seguire il sentiero 111 verso il Colle Proussera.
Taglio il pendio, a tratti detritico, riguadagnando un poco quota.

Colle della Gianna
Vista verso il Colle della Gianna

Superata una breve zona un po’ esposta, raggiungo la panoramica dorsale che collega la Rocca Nera alla Rocca Bianca percorrendola in discesa fino al Colle Proussera (q. 2198 m.).
Abbandonata l’ampia cresta, entro nel vallone poi in un rado bosco che non occlude mai la vista sulle montagne circostanti e la sottostante Valle dei Carbonieri.

sentiero Colle Proussera
Scendendo dal Colle Proussera

L’ambiente si mantiene piacevole fra conifere, rododendri, mirtilli e grossi blocchi di roccia.

Infine, giungo sul fondo della magnifica comba in cui è posto il Rifugio Barbara Lowrie (q. 1753 m.), più semplicemente chiamato Rifugio Barbara.

Comba dei Carbonieri
Comba dei Carbonieri

E’ piuttosto presto e il luogo brulica di persone che hanno appena fatto colazione. Ne approfitto per un bel tazzone di caffè latte e una buona fetta di torta mentre il personale del rifugio è indaffarato a preparare i tavoli.
L’edificio fu realizzato nel 1928 come casa di caccia di Barbara e Walter Lowrie, coniugi canadesi, e trasformato in rifugio pochi anni più tardi.

Rifugio Barbara Lowrie
Rifugio Barbara Lowrie

Riempite le borracce nella fontana a fianco dell’edificio, imbocco il sentiero 112 direzione Colle d’Armoine attraversando un ponticello e lasciando a destra un gruppo di edifici (Grange del Pis).
Il sentiero presto inizia ad inerpicarsi, con numerosi tornanti, per un canalone erboso che risale la sponda sinistra della valle quasi completamente chiusa da una bastionata rocciosa.

sentiero Rifugio Barbara Colle d'Armoine
Lungo il canalone sopra il Rifugio Barbara

Guadagnato più di un paio di centinaia di metri di quota, inizio un lungo traverso verso sud con cui taglio l’erto versante con bella vista sulla sottostante piana.

Vallone del Pis sentiero 112
Vista sulla comba dei Carbonieri

Entrando nello splendido Vallone del Pis il pendio si addolcisce. Sullo sfondo il Monte Meidassa e, saltuariamente, il Monte Granero.
Intanto ho abbandonato il fondo della conca per percorrere un piacevole balcone prativo.

Vallone del Pis
Vallone del Pis

Pervenuto al bivio fra i sentieri 112 e 114 devio su quest’ultimo passando presto a fianco della sponda del piccolo Lago Arbancie (q. 2448 m.). Purtroppo, i colori non sono più quelli delle prime ore del mattino visto che le nuvole iniziano a prendere il sopravvento.

Lago Arbancie
Lago Arbancie

Continuo il cammino a mezzacosta guadagnando quota e oltrepassando un tratto un poco esposto.
L’ascesa è sempre piacevole.
Sono ormai nella porzione più alta della valle quando pervengo presso il Lago Piena Sia, tristemente ridotto ad una pozza in questo periodo. Da una parte la Rocca Nera e Rocce Founs, dall’altra emerge il più impervio versante orientale del Monte Meidassa.

Lago Piena Sia Monte Meidassa
Lago Piena Sia e Monte Meidassa

Ancora uno sforzo e mi trovo sul Colle d’Armoine (o Col Dar Moine nell’originale occitano, q. 2692 m.) dove, improvvisamente, appaiono il Monviso e le relative cime satelliti.
Ritorno così in territorio cuneese e inizio la discesa verso Pian del Re.

Colle d'Armoine Monviso
Colle d'Armoine: vista sul Monviso

Seguendo i segnavia bianco-rossi del sentiero V20, perdo quota attraverso il pendio erboso oltrepassando subito la deviazione per il Colle delle Traversette. Intanto lo sguardo non può non soffermarsi più volte verso il Monviso e le rocciose pareti circostanti.

Eccomi all’innesto con il frequentato e ampio percorso V16, porzione del Gran Tour del Monviso, che seguo in discesa (sinistra).

Viso Mozzo
Sguardo sul Viso Mozzo

Con numerose curve mi abbasso senza pendenze eccessive.
Supero il bivio con il sentiero V19 che sale al Rifugio Giacoletti poi proseguo a fianco di uno dei numerosi piccoli corsi d’acqua che poco più a valle diventeranno ufficialmente Fiume Po.

Intanto appare l’area di Pian del Re con i parcheggi, oggi, completi.

Pian del Re
Pian del Re

Non considero il sentiero V17 per il Lago Superiore e, più avanti, il V12 per il Colle della Gianna ed eccomi a Pian del Re (q. 2020 m.).
Decido per una breve deviazione nel pianoro che mi conduce alla vicinissima “sorgente del Fiume Po” posta a pochi passi dal tracciato della GTA. A differenza di altre monumentali fonti qui compare solo l’iscrizione “Qui nasce il Po” e, dipinte in piccola scala, le bandiere italiana e piemontese.

Sorgente Fiume Po
Sorgente del Fiume Po

Ritorno a Pian del Re, supero parcheggi e fabbricati poi, appena imboccata la pubblica strada, devio sul sentiero per il Piano della Regina passando a fianco della Cappella dedicata alla Madonna della Neve.
Edificato nel 1899 nel margine orientale del pianoro sull’orlo di una scarpata per essere visibile dal fondo della vallata, l’edificio religioso è caratterizzato da una splendida facciata decorata nel 1922. Poco più in basso le acque del Po rumoreggiano in un paio di cascatelle.

Pian del Re
Pian del Re: Cappella della Madonna della Neve

Una diramazione del tracciato scende a Pian Fiorenza presso il corso del Po ma io continuo lungo il percorso principale passando a fianco di un’altra chiesetta.
Appena prima delle case di Pian Melzè salgo al soprastante parcheggio da cui ero partito.

Fiume Po
Il Fiume Po a Pian Melzè

DATI ITINERARIO:

  • Escursione effettuata nell’Agosto 2022
  • Durata*: 8h45'
  • Tempi progressivi*: Piano della Regina - Colle della Gianna (2h30') - Rifugio Barbara Lowrie (3h55′) – Colle d'Armoine (6h40') - Pian del Re (8h10') - Piano della Regina (8h45′)
    *I tempi inseriti sono puramente indicativi e corrispondono a quanto indicato nella segnaletica presente in loco oppure, quando assente, a quanto da me impiegato.
  • Dislivello: +1800 m./ -1800 m.
  • Difficoltà: E (Escursionistica)
  • Carta escursionistica: Istituto Geografico Centrale - n. 106 Monviso, Valle Varaita, Valle Po, Valle Pellice – 1:25000; Fraternali – n. 10 Valle Po, Monviso – 1:25000
  • Accesso: Da Cuneo raggiungere Saluzzo poi percorrere la Valle Po fino a Pian della Regina; da Torino superare Pinerolo e Barge poi, giunti a Paesana, percorrere la Valle Po fino a Pian della Regina
  • Trasporti pubblici: Autobus Bus Company/Granda Bus da Saluzzo o Savigliano a Paesana (https://grandabus.it/orari-per-localita/?table_filter=PAESANA) e Consorzio Autonoleggiatori Cuneesi sulla linea Barge-Paesana-Crissolo. In alcuni giorni dei mesi estivi è presente un servizio navetta da Crissolo a Pian della Regina e Pian del Re altrimenti è necessario utilizzare un mezzo privato.

COMMENTI E NOTE:

  • Escursione tecnicamente non difficile ma molto lunga e altrettanto faticosa, assolutamente di grande fascino e con notevole varietà di splendidi panorami.
  • Il dislivello da superare è suddiviso prevalentemente in due lunghe porzioni, i primi 800 metri vengono coperti immediatamente con la salita al Colle della Gianna. La quasi totalità dei restanti si trovano nell'ascesa dal Rifugio Barbara al Colle d'Armoine.
  • Sia per la lunghezza che per la dislocazione delle salite, soprattutto se non adeguatamente allenati, può essere conveniente o necessario spezzare il percorso in due giornate separate pernottando al Rifugio Barbara Lowrie.
  • E' possibile eseguire l'escursione in entrambi i sensi senza particolari differenze.
  • Eventualmente, si può partire dal Rifugio Barbara Lowrie. In questo caso, volendo suddividere l'escursione in due tappe, si può dormire sia a Pian della Regina che a Pian del Re o, allungando un po', in uno degli altri rifugi della zona.
  • E' possibile ridurre un poco l'anello (lunghezza e dislivello) parcheggiando a Pian del Re da cui si raggiunge direttamente il Colle della Gianna senza passare da Pian della Regina.

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