Da Prato Spilla al Monte Malpasso e al Lago Martini

Da Prato Spilla al Monte Malpasso e al Lago Martini

Itinerario tra laghi e cime dell’Appennino Parmense orientale sui sentieri di Prato Spilla a percorrere la cresta compresa tra il Monte Malpasso e il Passo di Giovarello con lo spettacolare passaggio da Cima Canuti

sentiero 00 Cima Canuti
Scendendo da Cima Canuti

ATTENZIONE:

IL PRESENTE ARTICOLO, COME TUTTI I CONTENUTI DEL BLOG, SONO PURAMENTE FRUTTO DELL’ESPERIENZA PERSONALE E POTREBBERO ESSERE PRESENTI INFORMAZIONI INESATTE E/O NON AGGIORNATE


Clicca su “Maggiori informazioni” per più dati (profilo altimetrico compreso) e per scaricare la traccia.

La traccia è stata disegnata manualmente e potrebbe presentare imperfezioni e/o inesattezze.


MAPPA DI LOCALIZZAZIONE


SINTESI DESCRIZIONE:

Da Prato Spilla si imbocca il sentiero 703 passando a fianco del Lago Verdarolo e del Lago Scuro.
Al Passo Sasseda si segue il sentiero 00 salendo molto ripidamente verso il Monte Malpasso.
Una volto raggiunto il crinale appenninico si apre una vista mozzafiato.
Oltrepassata la vetta del Malpasso, si scende a Sella Canuti per poi affrontare l’ascesa all’omonima panoramica Cima.
Segue il tratto più delicato ed esposto del percorso con una serie di denti rocciosi che vengono affrontati direttamente (i più semplici) o aggirati una volta sul versante toscano e una volta sul lato emiliano (i più alti).

Proseguendo la cavalcata lungo il crinale, costantemente utilizzando il sentiero 00, si toccano il Monte Pitturina poi Foce Banciola, il Monte Bocco e il Monte Uomo Morto.
Raggiunto il Passo di Giovarello, si lascia lo spartiacque rientrando in territorio parmense e con il sentiero 705 si tocca il Lago Martini.
Attraversando un suggestivo paesaggio ricco di mirtilli e ginepri, si giunge a Sella Torricella da cui si perde quota tra i faggi fino a rientrare a Prato Spilla.

sentiero 00 Monte Uomo Morto
Il crinale tra il Monte Bocco e l’Uomo Morto

DESCRIZIONE COMPLETA:

Partendo da Prato Spilla, stazione sciistica nell’alto parmense, lascio l’auto nel grande parcheggio e inizio l’escursione a piedi.
Mi dirigo verso est lungo il porticato e proseguo nell’enorme spazio a fondo naturale destinato ad area di parcheggio.
Prima di ritrovare la strada asfaltata a quota 1334 m, imbocco in pronunciata salita il sentiero 703, che coincide con il Sentiero Italia CAI e l’internazionale E1.

Prato Spilla
Prato Spilla

Attraverso pendii ripidi interrotti da pietraie che tagliano la faggeta e, raggiunta la dorsale in località La Scaliccia (q. 1401 m), ignoro la deviazione per il sentiero 703B diretto a Cima Canuti e continuo sul 703. Dopo una discesa, costeggio a distanza il Lago Verdarolo, con scorci tra gli alberi che rivelano le sue acque verdastre.

Lago Verdarolo
Lago Verdarolo

Superato il bivio con il sentiero 701, proseguo verso il Lago Scuro, asciutto in questa giornata di fine agosto, e, dopo uno scomodo tratto tra le pietre, salgo al Passo Sasseda (quota 1477 m).

Lago Scuro Appennino Parmense
Lago Scuro

Prendo il sentiero 00 verso il Monte Malpasso, affrontando una salita, a tratti, veramente ripida.
Una volta uscito dalla faggeta, il panorama si apre, offrendo una vista mozzafiato, con il Lago Paduli e le Alpi Apuane all’orizzonte.

Proseguendo lungo il crinale, per lo più erboso, raggiungo la vetta del Monte Malpasso (q. 1716 m), da dove posso ammirare buona parte della cresta che seguirò.

Monte Malpasso
Verso il Monte Malpasso

Scendo velocemente a Sella Canuti (q. 1698 m), punto in cui avrei potuto arrivare direttamente da Prato Spilla.

Sella Canuti
Sella Canuti

Continuo lungo il panoramico crinale fino a raggiungere Cima Canuti (q. 1743 m), seppur avvolto dalla foschia. Oggi la visibilità non è eccezionale altrimenti avrei potuto vedere benissimo il Mar Ligure e il promontorio di Portovenere e, nelle giornate più limpide, la Corsica. Anche l’Alpe di Succiso si trova tra le nubi. Sotto di me, invece, posso ammirare il Lago Palo.

Lago Palo Cima Canuti
Lago Palo da Cima Canuti

Proseguo sul sentiero 00, mai troppo frequentato in questa zona, e presto mi ritrovo nella porzione più delicata ed esposta dell’itinerario ma anche la più spettacolare.
La cresta si fa via via più esile, il pendio laterale più erto con la presenza di alcuni salti di roccia.

sentiero 00 Cima Canuti
L’esile crinale superata Cima Canuti

Scendo velocemente a raggiungere una serie di denti rocciosi mentre le nuvole tendono ad avvolgermi.
I passaggi più semplici si affrontano direttamente facendo solo un po’ di attenzione e, qualche volta, appoggiando le mani. I salti più alti vengono aggirati dal sentiero segnalato un po’ sul versante toscano e un po’ su quello emiliano.

sentiero 00 Cima Canuti
La cresta fra le cime Canuti e Pitturina

Una volta superata la zona rocciosa, il percorso si fa più tranquillo fino alla sommità del Monte Pitturina (q. 1740 m).

Monte Pitturina
Verso il Monte Pitturina

Dopo un tratto più ripido e stretto, arrivo alla Foce Banciola (q. 1684 m), dove incontro i sentieri provenienti dal Passo del Lagastrello e da Prato Spilla. Quest’ultimo offrirebbe la possibilità di chiudere un anello un po’ più breve.

Pitturina Cima Canuti
La dorsale Pitturina-Canuti

Io proseguo ancora sul sentiero 00. La fatica non è finita: tra distese di mirtilli, risalgo la dorsale nord-est del Monte Bocco fino a raggiungerne la sommità (q. 1790 m.) godendomi la vista della cresta appena percorsa e del resto del crinale che mi aspetta a breve.

Monte Bocco
Monte Bocco

E’ un continuo ma piacevole saliscendi affacciato sulla Lunigiana e sul parmense quello che mi conduce prima a toccare la cima del Monte Uomo Morto (q. 1772 m.) poi il Passo di Giovarello (q. 1750 m.). Da qui, lascio il sentiero 00 per prendere il sentiero 705 giungendo in pochi minuti sulle sponde del Lago Martini (q. 1679 m), ridotto in questo periodo a una piccola pozza d’acqua.

Lago Martini
Lago Martini

Il mio cammino continua verso Prato Spilla, seguendo il tracciato 705.
Supero i bivi con i sentieri 707 e 745A, attraversando un suggestivo paesaggio ricco di mirtilli e ginepri, con il Monte Torricella a fare da sfondo.
Con vista sul Lago Verde, giungo a Sella Torricella (q. 1643 m.) posizionata a sud dell’omonimo monte.

Monte Torricella Appennino Parmense
Verso Sella Torricella

Proseguo in direzione est entrando nella faggeta.
Perdo quota su sassoso percorso fino ad un bel pianoro dove alcuni cavalli pascolano liberamente.

Cavalli Appennino Parmense
Cavalli al pascolo

Ripreso a scendere, raggiungo le piste da sci del comprensorio di Prato Spilla e l’incrocio con il sentiero 745 proveniente dalla Foce Banciola.

Continuo costantemente verso Prato Spilla.
Seguendo i segnavia bianco-rossi, prevalentemente lungo le piste da sci, chiudo questo bell’anello lungo i sentieri che sovrastano la località sciistica ritornando al punto di partenza.

Prato Spilla
Prato Spilla

DATI ITINERARIO:

  • Escursione effettuata nell’Agosto 2024
  • Durata*: 5h10′
  • Tempi progressivi*: Prato Spilla – Passo Sasseda (1h00′) – Monte Malpasso (1h45′) – Sella Canuti (2h00′) – Cima Canuti (2h10′) – Foce Banciola (3h00′) – Monte Bocco (3h25′) – Passo di Giovarello (4h00′) – Lago Martini (4h10′) – Prato Spilla (5h10′)
    *I tempi inseriti corrispondono a quanto riportato nella segnaletica presente sul posto e sono puramente indicativi.
  • Dislivello: +550 m./ -550 m. circa
  • Difficoltà: EE (Escursionisti Esperti)
  • Carta escursionistica: Parco Regionale dei Cento Laghi – n. 4 – 1:25000 oppure Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano – Foglio Ovest – 1:25000
  • Accesso: Da Parma passando da Langhirano, da Reggio Emilia per Traversetolo o Vetto, da La Spezia o Massa transitando dal Passo di Lagastrello raggiungere Rigoso da dove si sale fino a Prato Spilla.
  • Trasporti pubblici: Autobus TEP da Parma fino a Rigoso via Langhirano e Monchio delle Corti (http://www.tep.pr.it/) poi a piedi, utilizzando il sentiero 703, incontrando il percorso descritto in corrispondenza del Passo Sasseda

COMMENTI E NOTE:

  • Itinerario erroneamente poco frequentato in quanto estremamente panoramico che varia dal bosco fino alle praterie d’alta quota. Da percorrere in giornate di bel tempo sia per godere della bella visuale che per maggiore sicurezza. Da evitare in presenza di neve e/o ghiaccio.
  • Non presenta particolari difficoltà per l’escursionista esperto, dotato di passo sicuro e privo di paura del vuoto. E’ però necessario adeguato allenamento dovendo affrontare un buon dislivello con numerose salite, una particolarmente ripida.
  • Chi avesse timore del vuoto dovrà evitare il tratto fra Cima Canuti e Foce Banciola compiendo un anello differente, come salire direttamente alla Foce, proseguendo poi sul percorso descritto (difficoltà E- Escursionistica).
  • Oltre a quanto appena indicato, si può ridurre il percorso anche raggiungendo direttamente Sella Canuti, evitando l’erta ascesa al Monte Malpasso, mentre lo si può allungare un poco transitando dalla Capanna Cagnin o con altre alternative più lunghe.
  • L’itinerario può essere percorso in entrambi i sensi.

Altre escursioni pubblicate in zona:


Hai mai effettuato questo percorso?
Vuoi qualche informazione in più oppure vuoi segnalare, aggiungere o correggere qualcosa?
Ti invito a commentare o a contattarmi!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *