Cima Comer e Cima Denervo da Muslone
Panoramica escursione ad anello sui sentieri che sovrastano Muslone, nel Parco Alto Garda Bresciano, raggiungendo Cima Comer tramite il Senter del Luf per poi proseguire fino a Cima Denervo con alternanza di boschi e splendide vedute.

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MAPPA DI LOCALIZZAZIONE
SINTESI DESCRIZIONE
A Muslone, borgo in posizione panoramica sul lago di Garda, si sale verso la parte superiore dell’abitato per poi imboccare il Senter del Luf.
Il percorso taglia il versante sud-orientale di cima Comer che cala ripido verso il lago, diversi tratti risultano attrezzati con un cavo per garantire maggior sicurezza.
Si procede inizialmente nel bosco poi su terreno più aperto, in parte roccioso, accompagnato da viste spettacolari.
Incontrato il sentiero 231, lo si segue salendo a Cima Comer, uno dei punti più panoramici di tutta l’area.
Si continua calando fino a Bocchetta di Premaur per poi risalire alla Cima Denervo.
Con le Alpi di Ledro che scorrono davanti agli occhi seguite dai gruppi Adamello-Presanella e Brenta, si scende a Malga Denervo.
Procedendo tra boschi e praterie si scende fino alla località Piazze dopo la quale il percorso segue uno stradello cementato nei tratti più ripidi.
La lunga discesa termina tra le case di Muslone.

DESCRIZIONE COMPLETA
Muslone (q. 462 m. la chiesa), lascio l’auto all’inizio del paese. La visuale sul sottostante Lago di Garda e il dirimpettaio Monte Baldo è già spettacolare!
Indossati gli scarponi, subito abbandono la strada principale per salire su Via Antica (segnavia 265) per poi abbandonarla seguendo le indicazioni per Cima Comer (segnavia 236).

Nella parte superiore del borgo, lascio anche il percorso principale per deviare sul Senter del Luf (segnavia 231B), riservato agli esperti.
Dopo un primo tratto terrazzato, mi inoltro nel bosco con breve ma ripida salita affiancata da un cavo d’acciaio.

Continuo la salita con il sentiero che si stringe.
Oltrepasso il bivio con il Senter del Bianco e salgo in modo più deciso.
Un altro tratto attrezzato mi conduce a un bel punto panoramico.

Procedo la traversata sotto la bastionata rocciosa che caratterizza il lato lacustre di Cima Comer alternando tratti nel bosco ad altri estremamente panoramici. Le sezioni maggiormente esposte sono accompagnate da cavi d’acciaio.

Sembra di avere il lago ai propri piedi e mi gusto con calma lo spettacolo offerto da questo selvaggio sentiero mentre la nebbia proveniente dalla pianura ha inghiottito la parte meridionale del Benaco.

Dopo il superamento di un saltino roccioso, esco dal bosco e percorro un piano inclinato costantemente affiancato dal cavo metallico con una parete verticale che sembra precipitarmi addosso.

Superato un blocco di roccia legato affinché non rotoli verso valle, rientro nel bosco e presto termino le difficoltà.

Incontrato il sentiero 231, lo seguo verso Cima Comer.
Seppure venga indicato “per esperti” questo tracciato non presenta particolari difficoltà. Solo un minimo di esposizione in un punto.
Guadagno quota lungo la dorsale sud rimanendo prevalentemente tra gli alberi ma quando il percorso si affaccia sullo strapiombo si apre una visuale incantevole.

A poche decine di metri dalla vetta è posta una piccola terrazza per l’avvistamento dell’avifauna con incredibile vista sulla porzione centro-meridionale del Garda affiancata dai monti Pizzocolo e il piccolo ma aguzzo Castello di Gaino. Mi sono innestato nell’itinerario locale denominato “Giro del Monte Denervo”.

Eccomi sull’ampia sommità di Cima Comer (q. 1279 m.). Una panchina mi invita ad una panoramica pausa. Nonostante la quota limitata, la vista spazia dalle Prealpi bresciane alle gardesane trentine mentre verso sud, nelle giornate più terse si nota il profilo dell’Appennino.
Vicino mi appare anche Cima Denervo, la mia prossima meta.

Riprendo il cammino dirigendomi verso Cima Denervo (segnavia 232) e dopo pochissimi minuti giungo ad un primo bivio per Muslone, eventuale “via di fuga” per ridurre l’itinerario.
Costantemente nel bosco, continuo sul sentiero 232 raggiungendo comodamente la Bocchetta di Premaur (q. 1260 m.) dove incontro una seconda possibilità per tornare a Muslone.

Da qui faticosamente risalgo la dorsale sud di Cima Denervo.
Passo sotto ad un traliccio e continuo tra folta vegetazione e tratti più aperti ricchi di formazioni carsiche fino a raggiungere una croce in metallo posizionata nel luogo in cui la visuale spazia maggiormente.

Proseguo comodamente tra leggeri saliscendi. Passo a fianco di un fabbricato in stato di abbandono (Casina Vecia) poi giungo su Cima Denervo (q. 1463 m.).

Scendo sul versante settentrionale della montagna tra quel che rimane dei pascoli dell’area ora ricoperti da un sottile strato di neve/ghiaccio. Di fronte a me scorrono le Alpi di Ledro seguite dai gruppi Adamello-Presanella e Brenta.

In corrispondenza di Malga Denervo (Casina Nova, q. 1370 m.), risalente probabilmente al 1500, mi mantengo ancora sul tracciato 232, stavolta diretto a Muslone.

Cammino tra boschi e praterie. Il percorso è inizialmente piuttosto comodo.
Superato un recinto posticcio, scendo lungo una ripida valletta libera tra le piante.
Al bivio con il sentiero 235 (ex 35) lo seguo, piacevolmente, verso Piazze. Non manca un’altra bella vista sulla catena del Monte Baldo con il tratto di lago prospicente Malcesine.

A Piazze (q. 1110 m.) continuo in direzione di Muslone (segnavia 236), prima su comodo stradello pianeggiante poi, oltre la deviazione con il tracciato 235, su percorso decisamente inclinato.
E’ questa la parte meno piacevole dell’intera escursione. Il fondo dei tratti più pendenti (molti) è stato cementato e la discesa è decisamente “spaccagambe”.

Senza considerare qualunque deviazione, mantengo costantemente la direzione Muslone perdendo centinaia di metri di quota.
Non manca molto al punto di arrivo quando il bosco lascia spazio ad un bel punto panoramico in cui è stata posta una panchina per chi voglia sostare a contemplare il paesaggio (e riposare le ginocchia!).

Ancora alcuni minuti e giungo alle case di Muslone.
Scendo fino al piazzale della chiesa e poi all’auto pienamente soddisfatto dell’itinerario compiuto.

DATI ITINERARIO
- Escursione effettuata nel Gennaio 2025
- Durata*: 5h25′
- Tempi progressivi*: Muslone – Termine Senter del Luf (1h35′) – Cima Comer (2h15′) – Bocchetta di Premaur (2h25′) – Cima Denervo (3h15′) – Malga Denervo (3h25′) – Piazze (4h05′) – Muslone (5h25′)
- *I tempi inseriti sono puramente indicativi e corrispondono a quanto indicato nella segnaletica presente in loco integrata, quando assente, da quanto da me impiegato.
- Dislivello: +1100 m./ -1100 m. circa
- Difficoltà: EE (Escursionisti Esperti)
- Carta escursionistica: Tabacco Editore n. 078 – Garda Occidentale-Salò-Val Sabbia-L. d’Idro – 1:25000
- Accesso: Da Brescia (uscita autostradale Brescia Est) percorrere la S.S. 45bis, oltrepassare Salò e procedere in direzione di Limone e Riva del Garda fino a Gargnano al termine del quale si svolta per Muslone parcheggiando a inizio paese;
da Verona procedere verso Brescia (uscita autostradale Desenzano) e proseguire verso Salò (S.P. 572) presso il quale si ci innesta nella S.S. 45bis (Gardesana Occidentale) con la quale, in direzione di Limone e Riva del Garda, si arriva a Gargnano al termine del quale si svolta per Muslone parcheggiando a inizio paese;
da Trento raggiungere Riva del Garda poi seguire la S.S. 45bis verso Salò e, giunti all’inizio di Gargnano, si svolta per Muslone parcheggiando a inizio paese. - Trasporti pubblici: Da Brescia bus Arriva (linea S202m Brescia-Salò-Gargnano-Riva d. G.) fino a Gargnano poi a piedi oppure bus per Muslone (linea LN011 Gargnano-Muslone-Tremosine) (https://brescia.arriva.it/area/garda-e-valle-sabbia/)
COMMENTI E NOTE
- Escursione estremamente panoramica che alterna tratti nel bosco ad altri su spazi aperti vista lago di Garda. Solo il tratto terminale, tra la località Piazze e Muslone, risulta monotono e spaccagambe.
- Data l’esposizione presente lungo il Senter del Luf, il percorso è riservato a persone con passo sicuro e assenza di vertigini.
- E’ consigliabile seguire l’itinerario nel senso descritto in modo da percorrere in salita il Senter del Luf e godere meglio dei panorami offerti dal percorso, oltre a impiegare meno tempo nel ripido tratto che segue la località Piazze.
- E’ possibile accorciare l’anello evitando di salire a Cima Denervo deviando sul sentiero 235 pochi minuti dopo aver lasciato Cima Comer oppure dalla vicina Bocchetta di Premaur riducendo la durata dell’escursione di circa 1h30′.
- Vista la scarsa presenza di acqua, è bene dotarsi di un’adeguata quantità, assolutamente abbondante nei periodi più caldi.
- Evitare di percorrere il Senter del Luf in condizioni di neve/ghiaccio al suolo così come durante il disgelo o in giorni di pioggia e vento in quanto la pericolosità aumenta notevolmente.
Altre escursioni pubblicate in zona:
- Da Campione del Garda a Pieve
- Eremo di San Valentino da Gargnano
- Monte Pizzocolo e Rifugio Pirlo per il Sentiero delle Creste
- Monte Zingla: traversata da Cecino
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