Castello di Montegibbio da Sassuolo
Escursione fra il percorso natura del Fiume Secchia e i sentieri della collina sassolese raggiungendo, fra panoramici campi e qualche bosco, il Castello di Montegibbio.
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MAPPA DI LOCALIZZAZIONE
SINTESI DESCRIZIONE:
Partenza dal parcheggio sterrato di Via dei Moli a Sassuolo.
Si prosegue lungo il Percorso Natura a fianco del Fiume Secchia per poi procedere lungo il Sentiero dei Vulcani di Fango.
Percorso un breve tratto di Via Vallurbana si sale alla località La Brutta per poi guadagnare quota su campestre con panorama via via più ampio.
Superati i fabbricati della località Campagna si guadagna ancora quota fino a raggiungere la Strada Provinciale 20 seguendola in direzione di Montegibbio per alcune centinaia di metri per poi addentrarsi nel bosco ai piedi del castello salendo al caratteristico borgo.
Il ritorno avviene seguendo inizialmente il tracciato SA02bis poi il SA02 scendendo fra campi coltivati e boschi alla località Bagole poi, per asfalto, a Via Vallurbana.
Incontrato il percorso dell’andata lo si segue ritornando al punto di partenza.
DESCRIZIONE COMPLETA:
Partenza dal parcheggio sterrato di Via dei Moli a Sassuolo, uno dei tanti punti in cui è possibile lasciare l’auto nei pressi del Percorso Natura del Fiume Secchia, sponda modenese (o Ciclovia del Secchia).
Mi incammino lungo il frequentatissimo itinerario ciclo-pedonale in direzione del Castello di Montegibbio.
In questa zona il percorso coincide con il Sentiero dei Vulcani di Fango (segnavia SVF) che collega diverse località della collina modenese e reggiana in cui sono presenti le cosiddette “salse”.
Le “salse” sono delle fuoriuscite di fango, acqua salata e gas di diverso tipo che si possono osservare normalmente in aree in cui il sottosuolo è argilloso o marnoso.
Nella maggior parte dei casi si formano anche dei piccoli coni, una sorta di vulcanetti in miniatura.
Procedo completamente in piano superando una deviazione diretta verso il centro di Sassuolo e il Parco Ducale in cui è posto il famoso palazzo, residenza estiva dei duchi Estensi realizzata nel XVII secolo.
Il percorso si fa più aperto con la caratteristica sagoma del Monte Cusna che fa da sfondo alla valle del Fiume Secchia mentre ad est si vede il Castello di Montegibbio, meta di giornata.
Appena oltrepassato un ponticello in legno, abbandono il Percorso Natura per seguire a sinistra il Sentiero dei Vulcani di Fango entrando nel piazzale di un ex frantoio di ghiaia ormai smantellato e uscendone tramite lo stradello asfaltato di accesso.
Giunto all’incrocio con la Strada Provinciale 19 per San Michele, la attraverso e proseguo sulla piccola via Vallurbana.
Dopo poche decine di metri, a destra, c’è il cancello di Villa Belvedere con il caratteristico stradello affiancato da cipressi che sale alla storica dimora dal bellissimo salone centrale.
Poco oltre si stacca la via Vandelli, diramazione datata 1750 che collegava Sassuolo con il percorso principale che collegava Modena a Massa della Via Vandelli vera e propria. La strada, progettata dall’abate ingegnere Domenico Vandelli, era all’avanguardia per il periodo e superava i 1600 metri di quota nel tratto di attraversamento delle Alpi Apuane.
Io proseguo in piano sempre lungo via Vallurbana che si inoltra nella piccola valle in cui scorre l’omonimo torrente.
Alcune centinaia di metri dopo, presso un caseificio, svolto sulla stradina che sale alla Brutta (segnavia SVF) che raggiungo in pochi minuti.
Giusto all’ingresso della località, imbocco una campestre in salita.
Man mano che salgo, il panorama si fa sempre più ampio sulla valle del Secchia e sull’Appennino.
Oltre al Monte Cusna, dietro il Monte Valestra inizia a vedersi anche l’Alpe di Succiso poi un tratto del crinale principale dell’Appennino parmense.
E’ una porzione molto bella dell’itinerario quella che mi conduce ai fabbricati della località Campagna.
Il castello di Montegibbio si fa sempre più vicino.
Continuo diritto a fianco di un vigneto fino al cancello di una casa per poi aggirarne, in senso orario, il cortile recintato.
Il percorso si fa un poco più stretto e meno battuto per poi tornare ad allargarsi nei pressi di un fabbricato in rovina (località Capriola) che mantengo sulla destra arrivando velocemente sulla Strada Provinciale 20 che seguo verso Montegibbio (destra).
In corrispondenza del cartello di ingresso nel territorio di Montegibbio, svolto sul sentiero che si inoltra nel bosco.
Sempre seguendo i segnavia bianco-rossi, guadagno lentamente quota evitando di farmi ingolosire da qualsiasi diramazione, molte delle quali sono tracciati per mountain bike.
All’incrocio con il sentiero SA02 procedo sempre in salita in direzione del castello (segnavia SVF).
Esco dal bosco e in breve tempo arrivo al limite inferiore del grande parcheggio del Castello di Montegibbio.
Dalla parte opposta rispetto all’antica torretta di guardia, imbocco la stradina che sale parallelamente al parcheggio raggiungendo i 2 ingressi al parco che circonda il castello e la scalinata con cui accedo, tramite portale secentesco, alla corte.
Le prime fortificazioni sono probabilmente state realizzate all’inizio del X secolo.
Caduto più volte in rovina, iniziò ad acquisire l’attuale struttura nel 1600.
Riprendo il cammino ritornando presso la torretta di guardia.
Ora continuo un poco in salita (segnavia SA02bis) per poi procedere su di uno stradello non asfaltato.
Poco dopo aver superato una dorsale prativa, facendo attenzione ai segnavia bianco-rossi, devio in discesa su campestre passando a fianco di un vigneto.
Entrando nel bosco aggiro il Monte perdendo quota fino a raggiungere, presso un fabbricato ristrutturato, il bivio con il tracciato SA02.
Continuo su quest’ultimo in direzione delle Bagole con bel paesaggio collinare.
Dopo un primo tratto sterrato, ritorno sull’asfalto, supero il piccolo borgo e, infine, arrivo in fondo alla valle e all’incrocio con via Vallurbana che seguo verso nord-ovest (destra).
In poco meno di un km praticamente pianeggiante mi ricollego al percorso dell’andata presso il bivio per la Brutta.
Facendo riferimento ai segnavia del Sentiero dei Vulcani di Fango, stavolta in direzione di Sassuolo Ponte Secchia, ripercorro il tracciato su cui avevo camminato in precedenza tornando al punto di partenza.
DATI ITINERARIO:
- Escursione effettuata nel Giugno 2021
- Durata*: 3h50′
- Tempi progressivi*: Sassuolo Via dei Moli – inizio Via Vallurbana (45′) – La Brutta (1h05′) – Castello di Montegibbio (2h05′) – Bagole (2h30′) – inizio Via Vallurbana (3h05′) – Sassuolo Via dei Moli (3h50′)
*I tempi inseriti corrispondono a quanto indicato nella segnaletica presente sul posto. - Dislivello: +550 m./ -550 m. circa
- Difficoltà: E (Escursionistica)
- Carta escursionistica: GeoMedia – Carta escursionistica Via dei Vulcani di Fango – 1:25000
- Accesso: Da Modena o Reggio Emilia seguire per Sassuolo e raggiungere Via dei Moli (lato est cittadino).
- Trasporti pubblici: Da Modena o Reggio Emilia bus o treno per Sassuolo poi bus per Prignano (linea 630, fermata in Via Indipendenza altrimenti, tagliando tutto il Percorso Natura, appena superato l’incrocio con Via Vallurbana) o mini bus locale (linea B direzione Piscine fermate in Via Venezia o Via Indipendenza) (https://www.setaweb.it/).
In alternativa, a piedi dalle stazioni ferroviarie di Sassuolo Radici o Terminal attraversando il centro città e il Parco Ducale aggiungendo circa 2 km (solo andata).
COMMENTI E NOTE:
- Alla tranquilla e frequentata pianeggiante sezione iniziale e finale lungo il Percorso Natura del Fiume Secchia (sponda sassolese) fa da contrasto il collinare e panoramico tratto centrale con l’ascesa al castello di Montegibbio fra prati, campi coltivati e boschi oltre a qualche piccolo gruppo di case.
- Non ci sono difficoltà di sorta se non la necessità di possedere il necessario allenamento per superare il dislivello che separa il Fiume Secchia da Montegibbio. Tutto il percorso si sviluppa fra stradine asfaltate e sterrate o campestri con un breve tratto su sentiero nel bosco di Montegibbio.
- Durante i periodi umidi, i tracciati collinari potrebbero risultare piuttosto fangosi.
- Il senso di percorrenza è indifferente.
- Data la difficoltà di parcheggio lungo il percorso, volendo ridurre l’itinerario si consiglia di partire dallo Sporting Club in Via Vandelli da cui si scende velocemente, percorrendo a ritroso la strada asfaltata, Via Vallurbana. In questo caso si elimina il lungo tratto pianeggiante (andata e ritorno) lungo il Percorso Natura.
Altre escursioni pubblicate in zona:
- A piedi tra le Salse di Nirano
- Castellarano-Rontano-San Valentino
- Castello di San Valentino da Ca’ de Fii
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