Monte Cavalbianco da Ospitaletto
Anello poco frequentato con salita al Monte Cavalbianco, panoramica cima del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano.
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MAPPA DI LOCALIZZAZIONE
SINTESI DESCRIZIONE:
Da Ospitaletto si scende nella vallata del Rio Re per risalirla su stradello forestale fino all’omonimo rifugio dal quale inizia un ripido sentiero che conduce sulla sommità dell’adiacente dorsale.
Si prosegue, con alterna pendenza ma sempre all’interno della faggeta, fino al Passo della Comunella, sullo spartiacque tosco-emiliano, splendido balcone sulle Alpi Apuane settentrionali.
Utilizzando il sentiero 00, qui molto semplice e panoramico, si raggiunge il Passo di Pradarena.
Dal Passo si imbocca il tracciato che, inizialmente nel bosco poi sull’aperto terreno della erta dorsale nord del Monte Cavalbianco, conduce a questa cima da cui si gode di una visuale a 360° su Appennino, Apuane e, nelle giornate limpide, Alpi.
Dalla vetta si procede su traccia non segnalata fino a congiungersi con il sottostante sentiero CAI.
Rientrato nel bosco si perde quota fino alla località La Buca da cui, prima su comodo stradello poi su pendente sentiero si ritorna ad Ospitaletto.
DESCRIZIONE COMPLETA:
Parcheggiata l’auto presso il piccolo cimitero di Ospitaletto (q. 1155 m. circa), alcuni km a monte di Ligonchio, imbocco la strada verso valle.
Dopo poche decine di metri, un segnavia indica la salita per il Passo di Pradarena da cui tornerò più tardi.
Giusto di fronte, scendo per una scalinata e per la sottostante stradina asfaltata.
Passando a destra di un gruppo di case a schiera esco dal paese e, attraverso il bosco, calo presso un tornante della Provinciale, sull’ampio tracciato per il Rifugio Rio Re.
Seguendo i segnavia bianco-rossi del percorso 609, oltrepasso il vicino guado e svolto verso nord-est (sinistra), in leggera salita.
Tra i faggi raggiungo il bivio per Ligonchio.
Mi mantengo sulla strada a fondo naturale (segnavia 637) che ora si dirige verso sud a mezzacosta lungo la vallata del Rio Re.
In costante salita arrivo al Rifugio Rio Re (q. 1342 m., fontana), punto di accoglienza anche per chi percorre il Sentiero Italia o altri itinerari plurigiornalieri.
A fianco del rifugio, imbocco il sentiero 639B che, con diversi tornanti, guadagna quota nella faggeta.
Pervenuto sulla sommità della dorsale, continuo verso sud sempre seguendo i frequenti segnavia bianco-rossi.
All’incrocio con il sentiero 639, lo seguo verso il Passo di Pradarena (destra), tagliando il boscoso pendio.
Il comodo tracciato termina quando, incontrato il sentiero 639C, lo seguo e in pochi minuti mi trovo fuori dalla selva al Passo della Comunella (q. 1619 m.).
Dopo tanto bosco, ecco lo splendido balcone sulle Alpi Apuane settentrionali con, tra gli altri, Tambura, Pisanino e Pizzo d’Uccello in evidenza.
Ora cammino sul percorso 00 verso il Passo di Pradarena.
Il paesaggio è sempre piacevolissimo. Ora sono visibili anche le Apuane meridionale con la Pania della Croce ad emergere. Il mar Tirreno è, invece, ricoperto da una coltre di nubi.
Davanti a me il crinale ad ovest del Passo di Pradarena tra cui spicca il Monte La Nuda con la caratteristica struttura dell’ex stazione radio realizzata negli anni ’20 del ‘900 e abbandonata da decenni.
Raggiunta nuovamente la faggeta, taglio i tornanti dello stradello percorrendo costantemente il sentiero 00 e velocemente mi trovo al Passo di Pradarena (q. 1576 m.).
Ecco il Monte Cavalbianco, la mia meta, innalzarsi al di sopra del bosco.
Giunto all’Albergo-Ristorante, ora anche Centro Visita del Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, imbocco il sentiero 643 passando immediatamente a fianco di una fontana.
Circa 300 metri oltre il passo pervengo al bivio con il sentiero 643A diretto al Monte Cavalbianco.
Mantenendosi sul sentiero 643 si tornerebbe direttamente a Ospitaletto, riducendo di circa 150 m. il dislivello.
Io preferisco raggiungere cima.
Guadagno quota fino alla dorsale nord del Cavalbianco con vista sia sul Monte Cusna, massima elevazione reggiana, che sull’Alpe di Succiso, poi lungo la cresta. La visuale si fa sempre più notevole.
Quando pervengo sulla cima del Monte Cavalbianco (q. 1855 m.) non posso che ammirare il magnifico panorama che mi circonda a 360°. Le Apuane con il mare alle spalle, l’Appennino reggiano e una grande fetta di arco alpino tra cui, nelle giornate particolarmente limpide, le Alpi Liguri e il monte Rosa.
Ora ho due scelte per tornare a Ospitaletto. La più semplice sarebbe quella di tornare al bivio con il sentiero 643.
Io preferisco procedere sulla cresta nord-occidentale lungo la traccia non segnalata che mi porta brevemente ad una statuetta della Madonna posta su di un adiacente dosso.
Continuo lungo la cresta che ora si assottiglia.
Il superamento, un po’ esposto, di alcune facili roccette richiede giusto l’appoggio delle mani.
Giunto alla susseguente sella, evito di salire sull’elevazione successiva, su cui è posta una croce, e svolto sulla traccia che scende all’interno della conca di origine glaciale posizionata a settentrione della vetta del Cavalbianco.
L’obiettivo è pervenire al sentiero 643 transitante sul fondo della conca, al limitare del bosco.
Procedo tra i mirtilli lungo quella che sembra, fra le varie possibilità che si susseguono, la traccia più marcata, tendenzialmente sempre in discesa.
Puntando l’appuntita sommità del Monte Cusna che si staglia sullo sfondo, presso un paletto con segnavia bianco-rosso, mi congiungo al sentiero 643.
Tramite il percorso segnalato, entro tra i faggi e inizio a perdere quota.
In località La Buca (q. 1497 m.), lascio a sinistra il percorso 645 per il Passo Cavorsella e continuo sul 643, ora più ampio, in direzione di Ospitaletto.
Procedo velocemente sul comodo tragitto fino a sfiorare un tornante della Strada Provinciale quando il percorso ritorna sentiero calando, dopo alcuni piccoli guadi, fino ad Ospitaletto.
DATI ITINERARIO:
- Escursione effettuata nel Dicembre 2023
- Durata*: 5h00′
NOTA: 4h10′ il tempo da me impiegato - Tempi progressivi*: Ospitaletto – Bivio sentieri 609/637 (20′) – Rifugio Rio Re (1h00′) – Passo della Comunella (1h50′) – Passo Pradarena (2h10′) – Monte Cavalbianco (3h10′) – La Buca (4h00′) – Ospitaletto (5h00′)
*I tempi inseriti sono puramente indicativi e corrispondono a quanto indicato nella segnaletica presente in loco oppure, quando assente, a quanto da me impiegato. - Dislivello: +850 m./ -850 m.
- Difficoltà: EE (Escursionisti Esperti)
- Carta escursionistica: Alto Appennino Reggiano – n. 3 – 1:25000
- Accesso: Da Reggio Emilia – Castelnovo ne’ Monti proseguire per Busana poi Ligonchio e, infine, Ospitaletto.
Da Modena e Sassuolo seguire la fondovalle del Secchia fino a superare la zona industriale di Fora di Cavola. Non voltare all’incrocio con indicato Villa Minozzo e Ligonchio ma svoltare all’incrocio successivo per le Fonti di Poiano e proseguire sempre seguendo le indicazioni per Ligonchio e procedere in direzione del Passo di Pradarena fino a Ospitaletto. - Trasporti pubblici: Autobus SETA fino a Ligonchio Laghi via Castelnovo ne’ Monti (https://www.setaweb.it/) poi a piedi si procede direttamente verso il Rifugio Rio Re (sentiero 609), innestandosi nel l’itinerario descritto in corrispondenza dell’incrocio fra i sentieri 609 e 637.
Al ritorno si deve passare da Ospitaletto, e utilizzare il sentiero 609 per tornare a Ligonchio Laghi.
COMMENTI E NOTE:
- Percorso in buona parte nel bosco ma con i tratti più elevati estremamente panoramici.
- L’itinerario può essere facilitato (difficoltà Escursionistica) evitando di raggiungere la cima del Cavalbianco o, perlomeno, mantenendosi sui sentieri contrassegnati in bianco-rosso quindi, raggiunta la vetta, tornare indietro lungo lo stesso percorso fino al bivio tra i sentieri 643 e 643A poi seguire il primo verso La Buca.
Soluzione, quest’ultima, da utilizzare in caso di presenza di neve e/o ghiaccio nella conca posta a settentrione della cima, se non dotati della necessaria attrezzatura ed esperienza in ambiente invernale o per chi avesse timore dei pendii particolarmente inclinati o soffrisse di vertigini. - Il senso di percorrenza è indifferente e dipende dalle soggettive preferenze.
- C’è la possibilità di ridurre decisamente il percorso scendendo dal Passo di Pradarena direttamente a Ospitaletto utilizzando la vecchia mulattiera poi circa 1 km di strada provinciale. In questo caso è più interessante percorrere l’anello comprendente la vetta del Monte Cavalbianco.
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