Monte di Portofino e Pietre Strette da Camogli
Escursione sui sentieri che da Camogli portano a punti caratteristici del promontorio di Portofino come San Rocco, Pietre Strette, Semaforo Vecchio (Monte di Portofino) e Semaforo Nuovo.
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MAPPA DI LOCALIZZAZIONE
SINTESI DESCRIZIONE:
Dalla stazione ferroviaria di Camogli si sale a San Rocco, piccolo borgo da cui si gode di una bella vista della costa verso Genova.
Inoltrandosi tra la vegetazione ci si dirige in direzione di Portofino Vetta e a Sella Gaixella si continua a traversare il versante settentrionale del Monte di Portofino fino a raggiungere Pietre Strette, selletta di grande interesse geologico.
Sempre attraverso la macchia si sale sulla cima del Monte di Portofino in cui sono ancora presenti gli edifici del Semaforo Vecchio, strutture ristrutturate intorno agli anni ’30 del ‘900 e utilizzate a scopi militari durante la Seconda Guerra Mondiale. Ora si trova un rifugio non gestito. A brevissima distanza è presente un bel punto panoramico.
Si prosegue scendendo prima a Sella Porcile poi a Sella Toca.
Con una deviazione di alcuni minuti si raggiunge il Semaforo Nuovo, frequentato punto panoramico affacciato sulla costa.
Dopo essere tornati a Sella Toca, si perde velocemente quota fino al sentiero che collega la località Batterie a San Rocco.
Lo si percorre transitando tra gli edifici di Mortola.
Una volta giunti a San Rocco, si percorre a ritroso il tracciato dell’andata.
DESCRIZIONE COMPLETA:
Uscito dalla stazione ferroviaria di Camogli, raggiungo la limitrofa rotonda stradale per poi utilizzare via Nicolò Cuneo scendendo al limite di un grande parcheggio (q. 17 m.) a lato del quale imbocco il percorso per San Rocco e Punta Chiappa (via San Bartolomeo, segnavia ●●).
Attraversato il torrente Gentile, procedo poi su via San Rocco.
Guadagno quota lungo il percorso, per lunghi tratti scalinato, fino a giungere alle case del borgo di San Rocco (q. 219 m.) posto in splendida posizione panoramica sul golfo Paradiso.
Da qui si gode la bella vista della costa fra Camogli e Genova.
A fianco della chiesa parrocchiale, imbocco la scalinata diretta a Portofino Vetta (segnavia o).
Accompagnato da pilastrini in pietra in cui sono state poste delle piastrelle raffiguranti immagini religiose, supero la località Galletti (q. 275 m.) con percorso abbastanza panoramico lungo la dorsale che scende dal Monte di Portofino. Verso ovest si nota l’enorme antenna sita a Portofino Vetta.
Dopo aver raggiunto l’altarino dedicato al Sacro Cuore (q. 337 m.), con annessi tavolo e panchine, taglio il boscoso versante settentrionale del Monte di Portofino e, oltrepassata la Sorgente Corruggio, pervengo alla Sella Gaixella (o Donzina, q. 412 m.), valico fra il versante occidentale e quello orientale del Promontorio di Portofino collegato a Portofino Vetta da facile percorso di pochi minuti.
Seguo ora l’ampio percorso lastricato diretto a Pietre Strette (segnavia ם pieno).
Giunto ad un vicino trivio, evito i sentieri per Semaforo Vecchio e Nuovo, che consentirebbero una riduzione della lunghezza del percorso odierno, e proseguo ancora per Pietre Strette (segnavia ם pieno).
Continuo a guadagnare lentamente quota attraverso il bosco. In rari punti si intravedono in lontananza, tra gli alberi, Santa Margherita Ligure, il Golfo del Tigullio e alcune cime dell’entroterra.
I blocchi di conglomerato di Portofino preannunciano l’arrivo a Pietre Strette (q. 464 m.), selletta di grande interesse geologico. Panchine, tavoli e una fontana offrono una buona opportunità per una sosta.
Seguendo le indicazioni presenti, tra un intreccio di sentieri, mi dirigo ora in direzione del Semaforo Vecchio (segnavia ΔΔ).
In località Pian Lungo (q. 519 m.) evito il più breve sentiero || per Sella Porcile e continuo a salire verso Semaforo Vecchio.
Passo a pochi metri dai ruderi del Telegrafo di Chappe, strumento ottico realizzato al tempo della Rivoluzione Francese, e un paio di minuti più tardi mi trovo sulla cima del Monte di Portofino (q. 610 m.).
Sull’ampia radura circondata dagli alberi che caratterizza la piatta sommità si trovano alcune panchine con tavoli da picnic e i fabbricati del Semaforo Vecchio, strutture ristrutturate intorno agli anni ’30 del ‘900 e utilizzate a scopi militari durante la Seconda Guerra Mondiale. Ora è qui presente un rifugio non gestito.
Una piccola deviazione mi conduce al bosco mesofilo e ad un punto panoramico con bella vista verso Camogli, Portofino Vetta, Santa Margherita e il vicino entroterra.
Tornato presso il Semaforo Vecchio, proseguo il cammino lungo il sentiero ΔΔ verso Sella Toca.
Senza deviare dal percorso ΔΔ, oltrepasso un breve tratto con vista sulla costa e arrivo a Sella Porcile (q. 532 m.), ampio spiazzo con tavoli in cui convergono più tracciati.
Ancora seguendo in discesa i segnavia ΔΔ, oltrepasso la deviazione con il sentiero _ ▪ e raggiungo Sella Toca (q. 453 m.), altro importante crocevia di percorsi. Uno spostamento di poche decine di metri verso Pietre Strette permette di uscire dal bosco e godere di una bella vista sulla costa e sul costone che scende fino a Punta Torretta.
Prima di dirigermi verso San Rocco per chiudere l’anello odierno, decido per un’altra deviazione, stavolta più lunga, per un altro punto panoramico. Così imbocco il sentiero Δ pieno verso Semaforo Nuovo.
Perdo quota per alcuni minuti fino a giungere alla costruzione del Semaforo Nuovo (q. 434 m.). Molti escursionisti hanno deciso di fare una pausa in questo punto per mangiare qualcosa davanti ad un bellissimo panorama costiero.
Ora le opzioni per il ritorno sono due. All’erta traccia che precipita a Batterie preferisco il ritorno fino a Sella Toca per poi imboccare il sentiero ΔΔ, qui coincidente con il Sentiero Liguria (SL), che perde quota verso Fornelli.
Taglio il pendio attraversando il Bosco di San Nicolò poi, con una serie di tornanti, arrivo in località Fornelli (q. 238 m.) dove perviene anche il tracciato proveniente da Batterie.
Su percorso maggiormente frequentato (segnavia ●●) procedo in saliscendi in direzione di San Rocco. In più tratti un parapetto in catene limita il pericolo di cadute.
Superata la Sorgente Vegia, con bella veduta in direzione di Genova e del Golfo Paradiso, salgo agli edifici di Mortola (q. 230 m.) su tracciato ormai divenuto pavimentato.
Lungo un facile percorso, oltrepasso il bivio per Punta Chiappa e giungo a San Rocco dove mi collego al percorso iniziato stamattina.
Seguendo i segnavia, percorro il tracciato dell’andata (segnavia ●●) tramite il quale scendo a Camogli.
DATI ITINERARIO:
- Escursione effettuata nel Marzo 2023
- Durata*: 4h15′
- Tempi progressivi*: Camogli stazione – San Rocco (30′) – Sella Gaixella (1h05′) – Pietre Strette (1h25′) Monte di Portofino/Semaforo Vecchio (2h25′) – Sella Toca (2h50′) – Semaforo Nuovo (2h55′) – Sella Toca (3h05′) – Fornelli (3h30′) – San Rocco (3h50′) – Camogli stazione (4h15′)
*I tempi inseriti sono puramente indicativi e corrispondono in parte a quanto indicato nella segnaletica presente in loco e in parte a quanto da me impiegato. - Dislivello: +700 m./ -700 m. circa
- Difficoltà: E (Escursionistica)
- Carta escursionistica: Studio Cartografico Italiano – il Parco Naturale Regionale di Portofino 1:10000/1:25000; Geo4Map n. 713 Golfo del Tigullio – 1:25000
- Accesso: Da Genova autostrada A12 verso La Spezia e viceversa da La Spezia con uscita a Recco da cui si raggiunge la vicina Camogli.
- Trasporti pubblici: Da Genova o La Spezia treno per Camogli (https://www.trenitalia.com/it.html).
COMMENTI E NOTE:
- Escursione nella parte interna del promontorio di Portofino, in gran parte nel bosco ma con vari punti panoramici sulla costa e il territorio circostante. I pannelli illustrativi esistenti accompagnano l’escursionista in molte località caratteristiche dell’area tra cui i vecchi punti di segnalazione.
- Percorso mai troppo frequentato, se non in poche e limitate sezioni.
- Volendo ridurre l’itinerario è possibile evitare la scalinata fra Camogli e San Rocco partendo direttamente da San Rocco stesso oppure da Portofino Vetta. In quest’ultimo caso la parte terminale dell’escursione sarà in salita, seppur non ripida. Oppure si può anche salire direttamente, e più faticosamente, al Monte di Portofino da Sella Gaixella evitando il passaggio da Pietre Strette.
Chi volesse evitare la salita al Monte di Portofino, dalla località Pietre Strette può raggiungere direttamente Sella Toca riducendo, in tal modo, dislivello e durata. Evitabile anche la deviazione per Semaforo Nuovo ma tenere conto che si tratta di un bel punto panoramico. - Seppure io lo preferisca come descritto, l’itinerario è percorribile indifferentemente in entrambi i sensi di marcia senza particolari problemi salvo, nel senso opposto, risulti più faticosa la salita.
Altre escursioni pubblicate in zona:
- Camogli-San Fruttuoso-Santa Margherita Ligure
- Punta Chiappa da Camogli
- Da Chiavari alla Madonnetta
- Monte Castello e Madonnetta da Zoagli
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