Traversata del Monte Giovo dal Lago Santo
Completa e spettacolare traversata lungo l’esposto sentiero che percorre il Monte Giovo da sud a nord con partenza dal Lago Santo Modenese e passaggio dal Lago Baccio.
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MAPPA DI LOCALIZZAZIONE
SINTESI DESCRIZIONE:
Dal parcheggio del Lago Santo si ci dirige al Lago Baccio (segnavia 523) posto in splendida posizione ai piedi del Monte Giovo.
Aggirato il bacino lungo la sponda occidentale, si sale fino al Passetto, sella affacciata sulla Garfagnana.
Si prosegue (segnavia 00) lungo la spettacolare cresta spartiacque in direzione del Monte Giovo con alcuni punti esposti.
Superato il pinnacolo roccioso denominato Altaretto si affronta il tratto più impegnativo dell’escursione dove un cavo d’acciaio rende un poco più semplice il superamento (I grado) di un salto roccioso di alcuni metri, molto esposto.
Un ultimo tratto più semplice conduce alla croce di vetta.
Per la discesa si segue la cresta nord (segnavia 527) con splendidi scorci sul Lago Santo.
Tornati all’interno della faggeta si raggiunge il bivio con il sentiero 529 con il quale si perviene all’ampio bacino lacustre.
Raggiunto il Rifugio Vittoria, si scende al punto di partenza.
DESCRIZIONE COMPLETA:
Lago Santo Modenese. Lasciata l’auto nel parcheggio a pagamento (q. 1455 m. circa), ci incamminiamo sullo stradello in ghiaia a fianco del Bar Ristorante Il Cacciatore, ben indicato dai segnavia bianco-rossi.
Mantenendo la direzione “Lago Baccio” (segnavia 523), in corrispondenza di un tornante abbandoniamo l’ampio tracciato per procedere su mulattiera sassosa corrispondente al percorso dell’Alta Via dei Parchi, al Sentiero europeo E1, al Sentiero Italia e alla GEA (Grande Escursione Appenninica).
Tralasciato il sentiero 519 diretto alla Foce a Giovo, continuiamo a guadagnare quota nella faggeta fino alla sponda del Lago Baccio, affascinante bacino di origine glaciale posizionato in amena posizione ai piedi del Monte Giovo. La nostra metà è lassù, quasi 500 metri più in alto. Da qui possiamo vedere praticamente tutta la cresta che dovremo percorrere per raggiungerne la cima.
Percorsa la sponda occidentale del bacino, iniziamo a risalire il pendio parzialmente ricoperto dai faggi nella sezione inferiore.
Salendo, il bosco lascia completamente spazio alle distese di mirtilli. Il panorama è sempre splendido con vista, in particolare sulla catena Giovo-Rondinaio.
Un ultimo tratto più ripido, in parte su pietraia, ci conduce al Passetto (q. 1850 m.). La vista adesso spazia anche sul versante garfagnino.
Iniziamo ora la sezione più entusiasmante.
Utilizzando il sentiero 00 ci dirigiamo verso Monte Giovo camminando sull’esile cresta. Talvolta il sentiero, in parte un po’ esposto, si sposta un poco sul versante emiliano per ridurre le difficoltà.
Un passaggio risulta dotato di cavo, utile soprattutto in caso di fondo scivoloso.
Oltrepassiamo la Porticciola. Davanti a noi lo splendido pinnacolo denominato Altaretto che, di seguito, risaliamo dal versante più abbordabile, seppur piuttosto erto e in cui il saltuario appoggio delle mani risulta utile.
Una pausa per guardare il magnifico paesaggio circostante e proseguiamo, adesso per prateria d’alta quota, lungo il sentiero ora facile.
Superato il bivio con il sentiero 26 che scende nel versante toscano attraverso il Piano dell’Altaretto, presto le difficoltà ritornano. Verso l’aspra Grotta Rosa il crinale si fa esile e roccioso.
Affrontato un primo tratto in cui utilizziamo l’appoggio delle mani, ci aspetta un salto di roccia di alcuni metri in forte esposizione. Un cavo metallico, oltre a facilitare il passaggio (I grado), offre la possibilità di assicurarsi.
Passato il tratto ferrato, superiamo ancora facili roccette poi l’itinerario si fa più semplice. Ai nostri piedi, sul lato emiliano, si vede il Lago Baccio. Alle nostre spalle la cresta appena percorsa chiusa dalla piramidale sagoma del monte Rondinaio.
Continuiamo lungo la dorsale e, oltrepassato il bivio con il sentiero 525 (“Direttissima” per il Lago Santo), in pochi minuti perveniamo alla grossa croce che contraddistingue la vetta del Monte Giovo (q. 1991 m.).
La vista è superlativa ed estremamente estesa: Garfagnana e Alpi Apuane da una parte, una bella fetta di Appennino settentrionale dall’altra oltre, nelle giornate limpide, all’estremo est ligure e a una porzione di Alpi.
Riprendiamo il cammino lungo il sentiero 00 continuando verso nord-ovest e dopo un centinaio di metri, nel punto in cui le dorsali nord-ovest e nord si separano, deviamo su quest’ultima (segnavia 527).
Scendiamo fra prati e blocchi di arenaria.
Perdendo quota il sentiero inizia ad affacciarsi sul Lago Santo di seguito sempre più visibile ai nostri piedi.
Continuiamo a scendere, ora in modo molto deciso, sul limitare dello scosceso pendio che scende a gradoni verso il lago.
Entrati nella faggeta, perveniamo al bivio con il sentiero 529 che seguiamo verso sud (destra), arrivando nei pressi del Lago Santo.
Rimanendo, inizialmente, ad alcune decine di metri di distanza dalla sponda orientale giungiamo a toccare il bordo del bacino lacustre (q. 1501 m.) non lontano dal relativo angolo sud-orientale.
Passiamo a fianco del Rifugio Vittoria e, tramite lo stradello in ghiaia, torniamo al sottostante parcheggio.
DATI ITINERARIO:
- Escursione effettuata nel Giugno 2022
- Durata*: 4h05′
- Tempi progressivi*: Lago Santo parcheggio – Lago Baccio (20′) – Passetto (1h20′) – Monte Giovo (2h40′) – Bivio sentieri 527/529 (3h40′) – Lago Santo parcheggio (4h05′)
*I tempi inseriti sono puramente indicativi e corrispondono a quanto indicato nella segnaletica presente in loco integrata, quando assente, da quanto da me impiegato. - Dislivello: +600 m./ -600 m.
- Difficoltà: EE (Escursionisti Esperti)
- Carta escursionistica: CAI Modena – Alto Appennino Modenese 1:25000
- Accesso: Da Modena seguire per Pavullo nel Frignano poi Lama Mocogno, Riolunato, Pievepelago. Circa 1 km oltre il paese, in direzione del Passo delle Radici, svoltare in direzione del Lago Santo fino al parcheggio (a pagamento).
Dalla Toscana oltrepassare il Passo dell’Abetone e all’inizio di Pievepelago svoltare in direzione del Passo delle Radici e proseguire come sopra descritto. Provenendo invece dal Passo delle Radici, svoltare circa 1 km prima di Pievepelago per il Lago Santo a seguire come sopra descritto.
A volte la strada fra Pievepelago e Tagliole è interrotta. In quel caso seguire la strada fra Abetone e Pievepelago fino a Dogana poi svoltare per Lago Santo. - Trasporti pubblici: Da Modena collegamento in autobus Seta via Pavullo fino a Dogana, Ponte Modino o Pievepelago (linee 800 e 810).
Da Pistoia Bus Autolinee Toscane (linea 54) fino a Dogana o Ponte Modino oppure fino ad Abetone con Bus Autolinee Toscane (linea 54) poi Autobus Seta (linea 810) sempre fino a Dogana o Ponte Modino. https://www.setaweb.it/mo
https://www.at-bus.it/it/
Poi è necessario muoversi a piedi (anche su sentiero) o con mezzo privato.
COMMENTI E NOTE:
- E’ l’escursione più entusiasmante fra quelle che raggiungono la sola cima del Monte Giovo con splendidi panorami sia sull’Appennino emiliano che su quello toscano. Non ci si annoia mai fra creste e la splendida conca in cui è posto il Lago Baccio.
- Ad una parte iniziale che una persona allenata affronta senza particolari problemi segue un tratto più impegnativo con diversi punti esposti.
- Il percorso non è assolutamente adatto a chi soffra il vuoto ed è necessario passo sicuro.
- Da evitare in caso di presenza di neve e/o ghiaccio (diventa di difficoltà alpinistica) e, possibilmente, con il maltempo.
- Per ridurre la durata del percorso, si può scendere al Lago Santo utilizzando il più breve, ma molto ripido, sentiero 525.
- E’ decisamente più semplice percorrere l’itinerario nel senso descritto dato che, nel senso opposto, sarebbero da affrontare in discesa tutti i tratti in cui è necessario l’uso delle mani.
Altre escursioni pubblicate in zona:
- Monte Giovo dal Lago Santo (anello classico)
- Monte Giovo dal Lago Santo per il Piano dell’Altaretto
- Monte Nuda e Lago Santo Modenese
- Valle delle Tagliole: Giro dei 4 laghi
- Monte Modino, Rotari e la Via Ducale
- Sentiero delle Cascate di Sant’Anna Pelago
- Alpe Tre Potenze e Monte Gomito da Val di Luce
- Alpe Tre Potenze, Denti della Vecchia e Alpe Fariola da Faidello
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