Canossa e Rossena da Vico (Ciano d’Enza)
Escursione collinare lungo gli argillosi sentieri che da Vico, presso Ciano d’Enza, conducono a Canossa e Rossena, sedi di storici castelli.
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MAPPA DI LOCALIZZAZIONE
SINTESI DESCRIZIONE:
Da Vico (Ciano d’Enza) si segue il Sentiero Matilde prima e il 640 poi, percorrendo il fondo della valletta del Rio Vico.
Giunti ad un grosso incrocio, si continua sul sentiero 646C mantenendosi, inizialmente, sempre sul fondovalle.
La traccia inizia poi a salire decisamente fino a ricollegarsi al Sentiero Matilde con cui, velocemente, si perviene a Canossa, sede di un antico storico castello, di cui rimangono i ruderi (con adiacente museo), che rimanda alla figura di Matilde.
Percorso a ritroso il tracciato fino al bivio con il sentiero 646C, si continua sul Sentiero Matilde che, con una panoramica discesa, sfiora il borgo rurale di Riverzana e ritorna sul fondo della valletta del Rio Vico.
Si attraversa il tracciato utilizzato all’andata per poi salire, utilizzando il percorso 640, fino al Castello di Rossena, roccaforte ancora in buono stato di conservazione realizzata su di una rupe vulcanica.
Ripreso il Sentiero Matilde si torna presso il Rio Vico e all’omonima borgata.
DESCRIZIONE COMPLETA:
Partenza presso il campo sportivo di Vico (q. 205 m. circa), nella parte settentrionale di Ciano d’Enza. Qui inizia il Sentiero Matilde (SM) che termina, dopo alcune tappe, a San Pellegrino in Alpe intercettando i principali castelli e monumenti religiosi del periodo tra il X e il XII secolo presenti nella zona.
Lo imbocco. All’inizio il percorso è una stradina non asfaltata in cui sono presenti anche un paio di semplici guadi.
In lontananza si vede anche la maestosa sagoma del Castello di Rossena.
Al bivio con il tracciato 640, seguo quest’ultimo abbandonando il Sentiero Matilde.
Il percorso rimane sul fondo della valletta del Rio Vico e presto diviene più sassoso e argilloso per poi stringersi a sentiero.
Guadagno lentamente quota rimanendo parallelo al corso d’acqua.
Giunto in un’estesa area prativa, mi mantengo a fianco della vegetazione mentre appare anche la rupe su cui sorgeva il castello di Canossa.
Arrivato ad un grosso incrocio, proseguo nel tracciato di fondovalle (segnavia 646C) diretto al castello.
Procedo con alcuni saliscendi per poi, sempre seguendo il tracciato indicato dai segnavia bianco-rossi, iniziare a salire decisamente, in particolare dopo aver superato un fosso.
Uscito dal bosco cammino sul bordo di un calanco.
La visuale si amplia. Tutt’intorno il tipico paesaggio della collina reggiana. A fianco c’è l’agglomerato rurale di Riverzana con la casa torre colombaia secentesca mentre sul versante opposto della valletta del Rio Vico si erge Rossena.
Pervenuto su di un campo, lo costeggio sul lato sinistro (nord) per poi entrare nuovamente all’interno del bosco al termine del quale, dopo una serie di saliscendi, giungere a pochi metri dalla strada asfaltata dove mi ricollego al Sentiero Matilde e al Sentiero dei Ducati, lungo itinerario che dalla vicina Quattro Castella porta alla ligure Sarzana.
Seguendo le indicazioni per Canossa, in pochi minuti arrivo alla biglietteria ai piedi della rupe su cui sono posti un museo e le rovine del castello.
Una breve discesa mi porta, invece, al piccolo borgo di Canossa (q. 517 m.), punto tappa anche per la Via Matildica del Volto Santo, altro itinerario a lunga percorrenza (285 km da Mantova a Lucca) che giunge in questo punto a determinare l’importanza storica del sito.
Canossa raggiunse la sua massima importanza durante la reggenza della contessa Matilde ormai quasi 1000 anni fa.
Ritorno sui miei passi fino al bivio con il sentiero 646C e continuo fino al limitrofo incrocio asfaltato dove seguo le indicazioni per Riverzana (Sentiero Matilde e Sentiero dei Ducati).
L’asfalto lascia quasi subito posto al fondo in ghiaia.
Non molto più avanti, abbandono il percorso principale per svoltare, oltre una sbarra, su di un meno ampio percorso nel bosco.
Sfiorato il borgo rurale di Riverzana (q. 406 m.), perdo quota su di un bello stradello sterrato dall’affascinante visuale sulle colline circostanti.
Tornato sul fondo della valletta del Rio Vico c’è la possibilità di percorrere a ritroso il tracciato dell’andata e così terminare abbastanza velocemente l’escursione. La mia scelta è, invece, quello di raggiungere il Castello di Rossena per cui imbocco il sentiero 640, coincidente con il Sentiero Matilde, e salgo verso la fortificazione che già vedo sullo sfondo.
Mentre guadagno quota sull’argilloso tracciato una quindicina di cinghiali mi attraversa la strada scappando, spaventati, dal mio improvviso arrivo.
Arrivo sulla strada asfaltata e la percorro seguendo le indicazioni (segnavia 640 prima e SM poi) pervenendo in una decina di minuti a Rossena.
La roccaforte (q. 491 m.), realizzata su di una rupe vulcanica, presenta alcune parti datate X secolo. E’ in buone condizioni e ne sono regolamentate le visite.
Più spostata verso sud-ovest è presente la quadrangolare Torre di Rossenella.
Riprendo il cammino lungo il Sentiero Matilde in direzione di Vico passando fra le case del borgo.
Evitando percorsi differenti, procedo seguendo i segnavia bianco-rossi lungo uno stradello sterrato che mi riporta sul fondo della valletta del Rio Vico.
Utilizzando il percorso dell’andata, ritorno al parcheggio.
DATI ITINERARIO:
- Escursione effettuata nel Marzo 2022
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Durata*: 4h35′
NOTA: 3h35′ il tempo da me impiegato -
Tempi progressivi*: Vico – incrocio SD/SM/646C (1h15′) – Castello di Canossa (2h25′) – incrocio SD/SM/646C (3h15′) – Rossena (3h55′) – Vico (4h35′)
*I tempi inseriti corrispondono a quanto indicato nella segnaletica presente sul posto integrata, quando assente, da quanto da me impiegato. - Dislivello: +550 m./ -550 m.
- Difficoltà: E (Escursionistica)
- Carta escursionistica: GeoMedia – Carta escursionistica n. 1 – La Collina Reggiana – 1:25000
- Accesso: Da Reggio Emilia raggiungere e superare San Polo d’Enza poi procedere per Ciano d’Enza. Appena passati sotto la ferrovia (rotonda) svoltare a sinistra su via Vico arrivando al parcheggio.
- Trasporti pubblici: Da Reggio Emilia in treno fino a Ciano d’Enza (https://www.tper.it/reci). Dalla locale stazione ferroviaria in circa 10′ a piedi si raggiunge il campo sportivo di Vico.
COMMENTI E NOTE:
- Percorso collinare fra stradine e sentieri che regala bei panorami sui rilievi circostanti e verso la pianura. Di notevole interesse anche i castelli di Canossa e, soprattutto, Rossena.
- Il percorso si sviluppa in gran parte su fondo argilloso che può risultare piuttosto fangoso durante i periodi freddi e/o piovosi, in particolare il tratto a fianco del Rio Vico.
- L’itinerario non è difficile per una persona allenata e abituata a camminare su sentieri. Alcuni tratti sono comunque abbastanza ripidi, altri stretti.
- Il senso di percorrenza è indifferente. In caso di terreno gelato è assolutamente meglio seguire il senso descritto per camminare, a fianco del Rio Vico, su sentiero meno fangoso.
- E’ possibile ridurre l’itinerario raggiungendo esclusivamente Canossa (3h55′ totali) oppure Rossena (2h35′ totali), evitando l’altra meta.
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