Lago e Rifugio Bargetana dalla Presa Alta
Itinerario nell’alta Val d’Ozola che dalla Presa Alta raggiunge il Rifugio Bargetana e l’omonimo lago passando dal Passo di Romecchio, splendido affaccio sulla Garfagnana e le Alpi Apuane.
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MAPPA DI LOCALIZZAZIONE
SINTESI DESCRIZIONE:
Partenza dal termine della stradina che da Ligonchio sale alla Presa Alta.
Si ripercorre a ritroso la strada per alcune centinaia di metri fino alla Presa Alta per poi salire inizialmente con il sentiero 639 poi con il tracciato 633 all’interno del bosco di Soraggio superando anche il “lago” del Capriolo, una torbiera nella faggeta.
Sempre utilizzando il sentiero 633 si arriva al Passo di Romecchio, importante crocevia di tracciati posto sul confine tosco-emiliano fra la Valle dell’Ozola e quella di Soraggio. E’ il punto più panoramico di tutta l’escursione.
Tornando in territorio emiliano, ancora con il tracciato 633, si aggirano le pendici settentrionali del Monte Ravaianda pervenendo al Rifugio Bargetana.
Ripreso il cammino in direzione della Lama Lite (segnavia 633), appena usciti dal bosco e superato un corso d’acqua, si devia su traccia con cui si giunge sulle sponde del meraviglioso Lago della Bargetana posto in una conca ai piedi del Monte Cipolla e del Monte Prado.
Utilizzando un diverso sentiero si scende ripidamente alla strada forestale tramite la quale si ritorna al Rifugio Bargetana.
Stavolta si imbocca il sentiero 629A (sentiero Glenda) che, sempre all’interno del bosco, perde quota fino al ponte sul Torrente Ozola (q. 1495 m.) oltrepassato il quale si devia sul tracciato 629 (sentiero Mauri) con cui si ritorna al parcheggio.
DESCRIZIONE COMPLETA:
Percorsa tutta la piccola e dissestata stradina che collega Ligonchio alla Presa Alta, lascio l’auto nell’ampio spazio al termine della via aperta al pubblico transito in modo da non dover terminare in salita l’escursione.
Oggi tutta la zona è immersa fra le nubi basse ma non ci sono problemi di visibilità.
A piedi percorro a ritroso la strada per alcune centinaia di metri fino alla Presa Alta (q. 1241 m.) dove imbocco, in decisa salita, il sentiero 639.
Con numerosi tornanti risalgo nella faggeta oltre 100 metri di quota arrivando al bivio fra i sentieri 633 e 639.
Seguo il primo verso sud (sinistra) salendo più gradualmente.
Un’altra serie di tornanti mi conduce ad incrociare il tracciato 633A.
Procedo in direzione del Passo di Romecchio (sentiero 633) all’interno del bel bosco di Soraggio di giallo dipinto in questa giornata di tardo ottobre. Oltre ai segnavia bianco-rossi, questo tratto vede la presenza di indicazioni giallo-blu.
Mentre il sole inizia a far capolino fra gli alberi, passo a fianco del “lago” del Capriolo, una torbiera che, praticamente, è l’unica piccola radura all’interno di questo mare di faggi.
Dopo una piacevole sezione pianeggiante, abbandono la comoda traccia indicata dai segnavia giallo-blu per procedere in decisa salita accompagnato dai segni bianco-rossi del sentiero 633.
Il bosco termina a pochi metri dal crinale. Eccomi sul Passo di Romecchio (q. 1681 m.), importante crocevia di tracciati posto sul confine tosco-emiliano fra la Valle dell’Ozola e quella di Soraggio.
Qui passano il Sentiero Italia CAI, la Grande Escursione Appenninica e l’Alta Via dei Parchi.
E’ il punto più panoramico di tutta l’escursione con ampia visuale verso la Garfagnana e la sezione settentrionale delle Alpi Apuane. Si vede anche un pezzetto di Mar Ligure poi, verso nord-ovest, la ripida cresta delle Porraie mentre a sud-est i monti Ravaianda e Castellino.
Caratteristici cippi e lapidi punteggiano questa sella: quasi nascosta dall’erba quella in cui un certo Bertini Livio ha scolpito il suo arrivo in quel punto nel 1964 tracciando anche la posizione in cui si trova il Nord.
A pochi metri dal passo, lungo il sentiero 00, c’è la piccola cappella dedicata a San Bartolomeo da cui è ancora più ampia la visuale sulle Apuane.
Sempre con il tracciato 633 ridiscendo in terra emiliana e, aggirando le pendici settentrionali del Monte Ravaianda, arrivo al bivio per La Focerella.
Continuo sempre verso il Rifugio Bargetana (sentiero 633).
Senza particolari cambi di pendenza, entro ed esco dal bosco che negli ultimi anni, con il crescere della temperatura, ha guadagnato quota e inglobato parte del percorso.
Raggiungo, infine, l’area prativa in cui si trova il rifugio (q. 1740 m.). Il rumore dei piatti e il profumo che escono dalla porta invitano ad entrare.
Riprendo il cammino imboccando la strada forestale (segnavia 633) in direzione Lama Lite.
Alcune decine di metri dopo essere uscito dal bosco, superato un corso d’acqua che passa sotto allo stradello, devio in salita su di una traccia priva di segnavia tramite la quale arrivo sulle sponde del meraviglioso Lago della Bargetana (q. 1770 m.) posto in una conca ai piedi del Monte Cipolla e del Monte Prado, la più alta cima della Toscana con i suoi 2054 metri di quota.
Dalla parte opposta della valle dell’Ozola, la lunga dorsale del Monte Cusna, ad intermittenza, viene coperta dalle nubi che salgono dalla pianura Padana.
Dopo oltre un’ora di chiacchiere con un compagno di alcune escursioni che non vedevo da anni, mi avvio per il sentiero che, dai pressi del piccolo ponticello a fianco dello specchio d’acqua, scende ripidamente alla strada forestale tramite la quale ritorno al Rifugio Bargetana.
Stavolta imbocco il sentiero 629A (sentiero Glenda) con cui, sempre all’interno del bosco, perdo quota fino al ponte sul Torrente Ozola (q. 1495 m.).
Lo attraverso e subito devio a sinistra sul tracciato 629 (sentiero Mauri).
Cammino a fianco del corso d’acqua procedendo in discesa per poi allontanarmi dal torrente iniziando una lunga sezione in saliscendi, a tratti piuttosto faticosa.
Superati consecutivamente un paio di fossi, arrivo ad un bivio presso il quale sono posizionate le impronte di Mauri, colui che ha dato il “nome” al sentiero!
Tengo la sinistra in discesa fino ad attraversare la strada forestale tagliandone un tornante per poi seguirla per un paio di centinaia di metri e abbandonarla svoltando a sinistra sul sentiero 629 il cui principio non è molto visibile.
Scendo per la massima pendenza per poi traversare su di un’esile traccia sino a tornare nuovamente sulla strada forestale dopo aver superato una passerella in legno.
Procedendo verso valle, oltrepasso il ponte sull’Ozola giungendo al parcheggio di partenza.
DATI ITINERARIO:
- Escursione effettuata nell’Ottobre 2021
- Durata*: 4h05′
- Tempi progressivi*: Parcheggio Presa Alta – Passo di Romecchio (1h35′) – Rifugio Bargetana (2h05′) – Lago della Bargetana (2h25′) – Rifugio Bargetana (2h45′) – Ponte sull’Ozola (3h05) – Parcheggio Presa Alta (4h05′)
*I tempi inseriti sono puramente indicativi e corrispondono a quanto indicato nella segnaletica presente in loco oppure, quando assente, a quanto da me impiegato. - Dislivello: +650 m./ -650 m. circa
- Difficoltà: E (Escursionistica)
- Carta escursionistica: Alto Appennino Reggiano – n. 3 – 1:25000
- Accesso: Da Reggio Emilia – Castelnovo ne’ Monti proseguire per Busana poi Ligonchio. Alla fine del paese deviare a sinistra su stradina per Presa Alta, Rifugi Bargetana e Battisti.
Da Modena – Sassuolo seguire la fondovalle del Secchia fino a superare la zona industriale di Fora di Cavola. Non voltare all’incrocio con indicato Villa Minozzo e Ligonchio ma svoltare all’incrocio successivo per le Fonti di Poiano e proseguire sempre seguendo le indicazioni per Ligonchio. Poi continuare come già descritto. - Trasporti pubblici: Autobus SETA fino a Ligonchio via Castelnovo ne’ Monti (https://www.setaweb.it/)
COMMENTI E NOTE:
- Escursione in val d’Ozola prevalentemente nel bosco con la perla del Lago della Bargetana, il panoramico Passo di Romecchio e, a fornire un valido punto di appoggio, il Rifugio Bargetana.
- La salita è quasi tutta nella prima parte ma, anche lungo il sentiero 429, sono presenti alcuni tratti faticosi. La discesa presenta diversi punti piuttosto ripidi. Volendo seguire un percorso più rilassante, il ritorno dal Rifugio Bargetana può avvenire utilizzando la strada forestale che conduce alla Presa Alta.
- Non ci sono tratti esposti.
- Il raggiungimento del Lago della Bargetana è evitabile ma vivamente consigliato.
- Il senso di percorrenza è indifferente.
Altre escursioni pubblicate in zona:
- Cascate del Lavacchiello e Prati di Sara
- Lago Bargetana e Monte Prado da Casone di Profecchia
- Monte Cusna da Rescadore per il Passone
- Monte Cusna da Monteorsaro
- Rifugio Battisti da Civago (Case Cattalini): Valcalda e Capanna Vallestrina
- Monte Prado da Civago
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