Pizzo Formico, Montagnina, Rifugio Parafulmine e Bivacco Baroncelli
Panoramica e alternativa escursione su sentieri per raggiungere il Rifugio Parafulmine da Monte Farno salendo sia sul Pizzo Formico che sulla Montagnina e ritorno passando dal Bivacco Baroncelli.
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MAPPA DI LOCALIZZAZIONE
DESCRIZIONE:
Arrivato a Gandino, ne approfitto per fare colazione e, contestualmente, acquistare il “gratta e sosta” necessario per il parcheggio a Monte Farno.
E’ ancora presto così riesco a salire in auto fino all’ultimo dei numerosi parcheggi a pagamento (q. 1236 m.) posti a fianco della strada che porta al monte.
Mi incammino sulla strada asfaltata guadagnando quota in direzione del Rifugio Parafulmine (indicato anche come “Parafülmen” utilizzando l’idioma locale), supero la deviazione con il sentiero 549A e arrivo velocemente al Bar Ristorante Monte Farno.
La maggior parte degli escursionisti, da questo punto, segue a sinistra uno stradello sterrato che, zigzagando, sale sulla dorsale mentre io continuo diritto (segnavia bianco-rossi 542-545) su ampio tracciato cementato.
Il percorso si mantiene ampio e procede con pendenza piuttosto sostenuta tagliando decisamente rispetto alle adiacenti vie di salita.
Arrivato nei pressi della dorsale, la visuale è ormai ampia.
Davanti a me il Pizzo Formico sulla cui vetta è posizionata una grande croce.
Presso una panchina il fondo in cemento lascia spazio alla ghiaia battuta e il percorso spiana.
Alcune centinaia di metri dopo, devio in decisa salita su sentiero (segnavia 542) e in un minuto mi trovo sul crinale riunendomi alla variante che partiva dal Bar Ristorante Monte Farno.
Seguendo sempre i segnavia bianco-rossi, guadagno quota con pendenza alterna rimanendo prevalentemente nel versante meridionale della dorsale, alto sopra la conca del Farno.
Un ultimo faticoso tratto e sono sulla vetta del Pizzo Formico (q. 1636 m.).
Purtroppo oggi la visibilità è limitata ma normalmente lo splendido panorama spazierebbe ben oltre i dolci declivi fra Monte Farno e il Rifugio Parafulmine: la pianura, Bergamo e una bella fetta di bassa e media Val Seriana oltre la quale si notano il Monte Alben, il Pizzo Arera con le cime circostanti poi, più distante, la catena principale delle Orobie. Spostando un poco lo sguardo verso est, dalla conca di Clusone sale la lunga catena che arriva al Pizzo della Presolana. Più lontano appare anche l’Adamello.
Riprendo il cammino scendendo sul versante opposto.
Senza arrivare sul fondo della conca, in corrispondenza di una sella della dorsale, abbandono il sentiero principale per salire lungo la cresta su esile traccia priva di segnavia arrivando, in breve tempo, ad una prima cimetta.
Bella la visuale sulla dolce conca della Montagnina.
Continuo su percorso estremamente panoramico e, perdendo quota, raggiungo la Forcella Larga (q. 1470 m.), punto d’incrocio con i tracciati 508, 542 e 549 in cui sono posizionati una campana e i ruderi di Capanna Ilaria che ancora riporta su di una facciata due (una croce e una stella) dei tre simboli che venivano apposti sugli edifici della famiglia Gervasoni (è stato rimosso il fascio) che la realizzò nel 1928.
Riprendo la traccia non segnalata mantenendomi ancora lungo la cresta.
Splendida la vista verso il Pizzo Formico e la sottostante conca.
Di fronte si trova l’ampia dorsale su cui è posto il Rifugio Parafulmine.
E’ un continuo saliscendi fra ripidi pendii erbosi parzialmente coperti dagli alberi.
Incrocio rari escursionisti mentre la conca risulta piuttosto affollata.
Il percorso si mantiene molto piacevole.
Oltrepassata l’elevazione della Montagnina (q. 1594 m), il tracciato inizia a perdere quota, prima dolcemente poi più ripidamente.
Giungo così alla sella (q. 1490 m. circa) ai piedi del Monte Fogarolo (o Corno dell’Altare).
Qui lascio la traccia di cresta per seguire il sentiero 508 verso ovest (destra) che piuttosto in piano, con qualche tratto un po’ scomodo, taglia il ripido pendio che scende verso la Val d’Agra con vista sul verde pianoro del Campo d’Avena.
Arrivo così alla Tribulina dei morti (q. 1475 m.). L’edicola votiva che dà il nome al luogo si specchia su di una pozza che occupa parte della conca mentre il Pizzo Formico fa da sfondo.
Sul retro della piccola struttura religiosa, imbocco la traccia che sale lungo l’ampissima dorsale per poi procedere in leggerissimo saliscendi fino al Rifugio Parafulmine (q. 1536 m.).
Intanto le nuvole sono un po’ diminuite e mi posso godere una vista un poco più ampia anche se è sufficiente l’immagine della sottostante conca prativa e del Pizzo Formico a rendere speciale questo luogo.
Dopo una pausa per mangiare qualcosa, riprendo il cammino imboccando la traccia non segnalata che taglia il percorso della stradina di accesso al rifugio giungendo all’incrocio in cui questa si dirama dallo stradello che collega Monte Farno alla Tribulina dei morti.
Qui potrei seguire lo stradello e tornare comodamente al punto di partenza ma preferisco allungare un poco e attraversare nuovi ambienti.
Pertanto, appena prima dell’incrocio svolto a sinistra sul sentiero 549 e in piano arrivo alla Baita della Guazza Bassa (q. 1386 m.).
Continuo perdendo quota prima fra i prati poi tra la vegetazione fino a raggiungere il Bivacco Baroncelli (q. 1280 m.), la Tribulina della Guazza e la vicina Croce dei Pastori da cui si gode una bella vista sulla Val Gandino.
A fianco della cappelletta affrescata, imbocco il “Sentiero degli Alberi” (segnavia 549A) che procede piuttosto pianeggiante.
Lungo il percorso ci sono diversi cartelli che hanno le piante come soggetto.
Procedo fra tratti immersi nella vegetazione ed altri più aperti.
Oltrepassato l’impluvio della Val Groaro, arrivo in località Mancafer (q. 1285 m.) dove procedo per l’ampio tracciato in salita che, affacciato sulla Val Gandino, raggiunge le case che occupano la Cresta del Forno.
Una discesa su fondo cementato mi riporta sul percorso dell’andata e al limitrofo parcheggio da cui sono partito.
DATI ITINERARIO:
- Escursione effettuata nel Maggio 2021
- Durata*: 4h30′
- Tempi progressivi*: Parcheggio Monte Farno – Pizzo Formico (1h05′) – Forcella Larga (1h30′) – Sella presso Monte Fogarolo (2h30′) – Tribulina dei morti (2h45′) – Rifugio Parafulmine (3h05′) – Bivacco Baroncelli (3h50′) – Parcheggio Monte Farno (4h30′)
- *I tempi inseriti sono puramente indicativi e corrispondono a quanto indicato nella segnaletica presente in loco integrata, quando assente, da quanto da me impiegato.
- Dislivello: + 700 m./ – 700 m.
- Difficoltà: E (Escursionistica)
- Carta escursionistica: Carta turistico-escursionistica della Provincia di Bergamo f.05-1:25.000 (mappa online aggiornata sul Geoportale del CAI Bergamo ma con tracce per lo più non indicate)
- Accesso: Da Bergamo o dall’uscita autostradale di Seriate seguire le indicazioni per la Val Seriana e percorrere la S.S. 671 fino all’uscita per Casnigo, Leffe e Gandino e raggiungere quest’ultimo paese e, dopo aver acquistato il “Gratta e sosta” presso uno dei bar o negozi locali, salire ai parcheggi di Monte Farno (possibilmente all’ultimo).
- Trasporti pubblici: Autobus Bergamo Trasporti: da Bergamo ad Albino poi cambio per Gandino (linea S40A).
(https://www.bergamotrasporti.it/).
COMMENTI E NOTE:
- Piacevole e panoramica escursione ad anello percorrendo sentieri segnalati e tracce prive di segnavia.
- Non ci sono particolari difficoltà per una persona abituata a percorsi di montagna. Solo la necessità di sapersi orientare in mancanza di segnavia.
- E’ possibile ridurre e semplificare il percorso in vari modi: evitando la salita sul Pizzo Formico oppure la traversata della dorsale della Montagnina o il passaggio dal Bivacco Baroncelli.
- L’itinerario può essere seguito indifferentemente nei due sensi.
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